Ecosistema urbano, crolla MonzaLegambiente: è brutta Lombardia

Il Sole 24 ore e Legambiente hanno comunicato i dati dell'edizione 2011 di Ecosistema urbano, il rapporto che testimonia lo stato di salubrità delle città italiane. Monza è al 39esimo posto su 44 tra i capoluoghi di medie dimensioni, superata anche da Brindisi e da Sassari.
Ecosistema urbano, crolla MonzaLegambiente: è brutta Lombardia

Monza – Non è una bella Lombardia quella che si legge tra le righe delle classifiche del rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente e Sole 24 Ore. Gli anni in cui le città lombarde dominavano la classifica sono ormai uno sbiadito ricordo per una regione che sembra aver smarrito del tutto la propria ansia di miglioramento in tutti i campi: dalle politiche industriali, al governo del territorio, alle politiche ambientali, la Lombardia delle città è un gigante dormiente che ha rinunciato al ruolo guida del Paese, pur avendo piazzato propri uomini nei posti chiave del Governo nazionale.

Non più locomotiva d’Italia, non più capitale morale: “Proprio nel momento in cui il nostro Paese ne avrebbe più bisogno, la classifica di Ecosistema Urbano è l’indicatore più sensibile di una regione che sembra un “Titanic” in cui l’equipaggio si è assentato mentre fuori impazza l’uragano della precarietà e della crisi economica e finanziaria: l’approdo nel porto della green economy appare lontanissimo”. Questo il commento di Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia, che auspica uno scatto d’orgoglio nei sindaci delle città: “Non possiamo consolarci con la quinta posizione di Mantova nella classifica delle città minori – insiste Di Simine – mentre il nord-est tiene, il sistema Lombardia mostra rughe e gravi cedimenti, altrimenti non si spiegherebbe la posizione di Monza, 39° tra i 44 capoluoghi di provincia di medie dimensioni, un gradino sopra Foggia ma abbondantemente peggio di Brindisi e Sassari, per colpa dello smog ma anche di una assenza di governo della mobilità: è evidente che le politiche ambientali dei capoluoghi lombardi sono al palo, rendendo la nostra regione poco interessante per gli investimenti della green economy. L’unica consolazione è che ormai possiamo solo migliorare”.

Il tema del declino ambientale della Lombardia e delle scelte ormai indifferibili per invertire la tendenza sarà al centro del congresso regionale di Legambiente, programmato per il prossimo fine settimana a Bergamo. L’associazione del cigno proporrà in quella sede le azioni e i programmi di rinnovamento su cui pesa il silenzio e l’indolenza della politica istituzionale. E’ in primo luogo ai sindaci delle città l’appello a ritrovare lo slancio perduto, cominciando da Milano. “Un indicatore per tutti – conclude il presidente di Legambiente Lombardia – la raccolta differenziata di Milano ferma al 33% ormai da troppi anni. Mentre Milano resta ferma, le altre città vanno avanti, Salerno è al 71%, Trento al 60%, Verona supera il 50%, Torino ci supera di 10 punti, perfino Bologna, Venezia e Firenze ci guardano dall’alto: cosa aspetta Pisapia a far partire la raccolta differenziata della frazione organica?”.