Monza – Si può essere mecenati in tempo di crisi, stanziando risorse limitate od offrendo le competenze della propria azienda. L’opportunità è fornita dalla Camera di commercio di Monza e Brianza che ha aperto uno “Sportello sponsorizzazioni beni e attività culturali” che, con la collaborazione dell’ordine dei commercialisti, illustrerà agli operatori i vantaggi d’immagine e fiscali per chi sostiene il patrimonio storico.Il progetto, unico in Italia, è stato presentato martedì nell’ambito delle iniziative collaterali al Forum dell’Unesco.
L’idea nasce dal presupposto, tutto concreto, che la valorizzazione di ville e castelli è in grado di generare un indotto eccezionale legato alla ricettività e alle attività commerciali. La Camera monzese ha stimato che i quindici “luoghi del cuore” individuati in tutta Italia dal Fai (il Fondo per l’ambiente italiano), se restaurati, grazie al turismo potrebbero muovere un valore pari a 250.900.000 euro. Tra i beni dimenticati ci sono la dimora di Petrarca a Milano e Villa Litta ad Affori. Non c’è la Villa reale che, una volta riportata a nuova vita, potrebbe attrarre in Brianza 70.000.000 di euro l’anno, di cui 42 andrebbero nelle casse di albergatori e ristoratori, 16 dei commercianti e 6 in quelle dei gestori di trasporti e tassisti. «Attraverso una indagine tra le piccole e medie imprese – ha spiegato il segretario generale della Camera di commercio, Renato Mattioni – abbiamo scoperto che molte sono pronte a impegnarsi a favore del territorio. Proprio per questo abbiamo pensato a uno strumento che le aiutasse a investire in cultura: lo sportello favorirà l’incontro tra gli sponsor e le attività da promuovere».
Come punto di partenza l’ente ha individuato tre progetti da sostenere: il restauro del salotto della regina Margherita, un tempo a Palazzo reale di Milano e ora nell’ex reggia monzese, il master class di alto perfezionamento per giovani musicisti organizzato dall’orchestra sinfonica Ettore Pozzoli di Seregno e una campagna di comunicazione per il Must, Museo del territorio di Vimercate. Il primo intervento richiede 48.000 euro, iva esclusa, il secondo 52.800 e il terzo 13.500. Per aderire non occorrono grosse cifre, ha precisato Mattioni, e le imprese possono mettere a disposizione anche la loro professionalità. L’iniziativa piace in Regione Lombardia: «Si tratta di un’operazione pilota – ha commentato Sabrina Sammuri, direttore generale della direzione Cultura del Pirellone – che ha già suscitato l’interesse di altre camere di commercio. È un intervento importante in quanto potrà superare le nostre difficoltà a spiegare alle aziende i vantaggi nell’investire in cultura». È possibile contattare lo sportello sponsorizzazioni allo 039.2807580, cultura@mb.camcom.it.
Monica Bonalumi