Disastro Lambro, parla Tagliabue:«Il progetto Ecocity va avanti»

Disastro Lambro ed Ecocity:Addamiano, piano di rilancio

Villasanta – «Non sto trattando con alcun nuovo operatore. Il fatto che tra i miei amici ci siano imprenditori immobiliari e che io li incontri non significa che io stia cercando un sostituto di Addamiano ». È categorico Giuseppe Tagliabue, legale responsabile della Lombarda Petroli che, per la prima volta dopo il disastro del 23 febbraio, ha parlato con la stampa. TAGLIABUE. «Credo che Addamiano, i Tagliabue e il Comune siano tutti sulla stessa barca – ha addirittura detto – legati dallo stesso intendimento: trovare con pazienza un accordo per portare avanti la riqualificazione ». L’idea, insomma, resta quella di realizzare Ecocity, un maxi-progetto con vocazione ecologica che prevede verde, capannoni (in parte già realizzati), residenziale e terziario su 309mila metri quadri. L’obiettivo è ambizioso, considerati gli ostacoli: le presunte difficoltà finanziarie di Addamiano, il disaccordo dei due imprenditori su alcune clausole di contratto e convenzione, le conseguenze legali del disastro ambientale. Su quest’ultimo punto Tagliabue è chiaro: «Il sequestro dell’area è stato un po’ un pretesto per allungare i tempi, perché in realtà ha interessato solo una porzione del comparto ».

Addamiano –
Giosuè Addamiano, uomo di punta del gruppo di Nova Milanese, la vede diversamente: «La crisi sta colpendo tutti e noi abbiamo già commissionato alla Kpmg Spa (leader nel mondo) un piano industriale. Semplicemente seguiamo il mercato e costruiamo man mano che si presenta la richiesta». Altro punto di disaccordo è una clausola della convenzione che deve ancora essere firmata con il Comune. «Il documento -ha raccontato Tagliabue – prevede che in caso di inadempienza sia la Lombarda a realizzare il progetto. Questo non soddisfa; in ogni caso, a questo punto, ho comunicato al sindaco la mia disponibilità a siglare la convenzione».

Ecocity –
Anche Giosuè Addamiano conferma la volontà di portare avanti Ecocity. E sulle voci che volevano Tagliabue in contatto con altri imprenditori commenta: «L’area è già sotto contratto e qualunque nuovo ingresso non potrebbe prescindere dal coinvolgimento di Addamiano Group. Ora bisogna firmare questa convenzione senza la quale il progetto non può progredire. Con Tagliabue, poco prima del disastro, stavamo trattando per modificare qualche aspetto del nostro contratto, lui mi chiedeva garanzie e stavamo cercando un accordo, ma siamo pronti ad andare avanti, anzi, i lavori non si sono mai fermati». Alla domanda sulla possibilità di cedere il passo a un altro immobiliare vendendo la sua parte acquisita e i capannoni già realizzati Addamiano risponde: «Potrebbe anche essere fattibile, nell’imprenditoria niente è da escludere».
Valeria Pinoia