Monza – Potrebbe esserci anche Antonio Di Pietro a contendere la poltrona di governatore della Lombardia a Umberto Ambrosoli, Roberto Maroni e Gabriele Albertini. “Per mero e bieco tornaconto elettorale, il Pd si accinge a buttarsi nelle braccia di coloro che, fino ad oggi, considerava i propri avversari politici, rinunciando, invece, a proseguire quell’impegno progressista e riformista che, a partire dalla foto di Vasto, ci ha visto e ci vede assieme in tante realtà politiche territoriali. Ne prendiamo atto e ci comporteremo di conseguenza, perchè il Pd non può pensare di utilizzare l’Italia dei Valori dove gli fa comodo, come nelle prossime elezioni regionali del Molise, e scaricarlo ove pensa di poterne fare a meno, come nel Lazio”. Lo afferma, in una nota, il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Se ciò dovesse accadere, l’IdV sarà comunque presente con il proprio simbolo al prossimo appuntamento elettorale del 24 febbraio 2013, nel Lazio, nel Molise e anche in Lombardia, dove, anzi – conclude Di Pietro -, non escludo la mia personale candidatura a presidente della Regione”.
Intanto l’ex sindaco di Milano, e parlamentare europeo del Pdl, Gabriele Albertini, rompe gli indugi, lascia il partito di Berlusconi e ufficializza la sua corsa solitaria al Pirellone. ”Ho rifiutato la richiesta di Silvio Berlusconi di ritirarmi dalla competizione elettorale in Lombardia e la sua generosa offerta di candidarmi al Senato come capolista in Lombardia. Non condivido – ha scritto Albertini a leader del Pdl – che il partito che hai fondato devii dalla linea popolare ed europeista per aderire ad un’alleanza con la Lega Nord, movimento con connotati demagogici e programmi populisti ed antieuropei”.