Desio – Aria di profonda crisi amministrativa per la giunta Mariani bis. Il sindaco ieri pomeriggio ha fatto saltare la riunione di giunta. Con lui gli assessori leghisti che hanno lasciato soli i colleghi del Pdl e dell’Udc. Uno strappo forse non più ricucibile, epilogo di settimane ad alta tensione soprattutto dopo la maxi operazione anti ‘ndrangheta di luglio che ha scoperchiato il vaso di Pandora.

Le sedute di Consiglio saltate prima delle vacanze, il divorzio al veleno dal Pdl del consigliere Natale Marrone che ha lanciato pesanti accuse nei confronti del sindaco, l’attesa vana di un incontro con i vertici provinciali da parte dello stesso Pdl e della Lega per capire che direzione prendere: un tassello dietro l’altro per un terremoto che sembra ad oggi difficile da arrestare.

Così come la confusione: la Lega desiana, stanca di attendere la data per il «tavolo provinciale» – pare per l’indisponibilità del coordinatore del Pdl – aveva annunciato per oggi una conferenza stampa dall’oggetto «top-secret». Salvo poi annullarla all’ultimo in quanto convocata per il pomeriggio dai vertici provinciali del Carroccio (e quelli del Pdl?), anche in questo caso senza saperne le finalità.

L’impressione è che con il Pdl desiano la rottura da parte della Lega sia insanabile: non si contano più le schermaglie tra consiglieri e assessori (vedi Molinari e Miceli) e le «bordate» dal blog dei giovani padani sono all’ordine del giorno.

Ma è soprattutto il comunicato dell’assessore Vincenzo Alagna, in cui il pidiellino ha chiesto «un’operazione trasparenza» nella politica desiana, ad aver portato il sindaco e gli assessori leghisti, che rimandano la richiesta al mittente, ossia al Pdl, a sbattere la porta.

Ora l’attesa è tutta proiettata elle prossime ore, dopo il vertice provinciale leghista. Non è detto che, vista l’intesa a livello nazionale tra Bossi e Berlusconi, dai «provinciali» non venga l’input di evitare la rottura.
r.m.