Desio: alleanze per il ballottaggioL’ex Mariani: non mi prostituisco

Desio: i partiti tornano in pista per il ballottaggio di domenica 29 e lunedì 30 maggio. Ufficialmente nessun allargamento delle coalizioni per Roberto Corti (Pd, Desio Viva, La Sinistra per Desio, Idv) e Silvio Arienti (Lega Nord e Lista Civica Per Desio), ma l'atmosfera è in fibrillazione.
Desio: alleanze per il ballottaggioL’ex Mariani: non mi prostituisco

Desio – I partiti tornano in pista per il ballottaggio di domenica 29 e lunedì 30 maggio. Roberto Corti (Pd, Desio Viva, La Sinistra per Desio, Idv), col suo 37%, parte in vantaggio rispetto al suo sfidante, Silvio Arienti (Lega Nord e Lista Civica Per Desio), al 20%. Tra i due , 17 punti di scarto. In mezzo, ci sono le trattative. Dove andranno i voti di chi al primo turno ha scelto i candidati perdenti? E i desiani torneranno alle urne?

Ufficialmente, almeno fino a ieri pomeriggio, non c’è nessun apparentamento. I termini per la presentazione scadono oggi. La Lega ha tappezzato la città di manifesti con lo slogan “Per essere noi stessi lasciamo agli altri i compromessi”. Nessun compromesso significa nessun accordo. “Noi corriamo da soli” insiste il segretario del Carroccio Ettore Motta. “Risveglieremo l’istinto di antisinistra dei desiani. Restiamo coerenti sulle nostre posizioni. Abbiamo vinto la prima battaglia contro il malaffare. Andiamo avanti così”.

Il Pdl intanto sta a guardare. “Non saremo noi a chiedere un apparentamento – dice Renato Farina – La Lega, però, da sola non va da nessuna parte. Aspettiamo una mossa del Carroccio. Se non ci sarà, lasceremo libertà di coscienza ai nostri elettori”. Così anche Tiziano Garbo, escluso dal ballottaggio: “Se la Lega insiste sulla linea pericolosa del tutti contro tutti, non l’appoggeremo”.

Ma ci sono anche altri voti che fanno gola. Sono quelli dell’ex sindaco Giampiero Mariani. Con la lista Desio 2000 ha raccolto l’11% dei consensi. “Noi non ci prostituiamo – afferma – stiamo alla finestra, vediamo”. Mariani dice di essere stato contattato sia dalla Lega sia dal Pd. “Non è stato definito niente. Una cosa però è certa: o si sceglie l’apparentamento ufficiale, oppure non se ne fa nulla. Le promesse non mi bastano. Nel 2000, appoggiando dall’esterno Forza Italia, mi erano stati promessi 3 assessorati. Poi in due se ne sono andati e io sono rimasto solo”.

Nessuna dichiarazione di voto da parte dei Popolari di Ambrogio Sala, che lasciano libertà agli elettori. Paolo Di Carlo, che con Desio 5 Stelle ha raccolto un significativo 5,8%, non si sbilancia. Ma fa intendere il suo orientamento, dopo aver fatto i suoi calcoli sui seggi in consiglio comunale: “5 Stelle non esprime preferenze, tuttavia è doveroso segnalare ai nostri elettori che nonostante il significativo incremento di voti, purtroppo la nostra presenza in consiglio comunale non è ancora certa. Dipende dal ballottaggio. Se sarà eletto Corti avremo un seggio; se sarà eletto Arienti i nostri voti non saranno sufficienti per ottenere un seggio: i 1138 che ci hanno votato non saranno rappresentati”.

Il Pd, intanto, lancia il suo appello: “Gli elettori non dimentichino che la Lega ha condiviso e approvato le errate scelte di governo degli ultimi dieci anni. Solo chi conosce a fondo il territorio può garantire un governo basato sugli interessi della comunità. Corti ha dimostrato di avere idee chiare e competenza. Cambiare è possibile”.
P.F.