Depuratore, gravi i danni subitiPresto, però, tornerà in funzione

Monza – Chi gestisce il depuratore di San Rocco è ottimista: i danni subiti dall’impianto sono seri, ma i tempi di recupero saranno più brevi di quanto paventato nelle prime ore del disastro. E i lavori in corso per migliorare il depuratore da anni nel mirino dei residenti per i miasmi che produce nelle giornate calde (e a volte anche in quelle meno tiepide) dovrebbero subire un ritardo non superiore ai 30 giorni.

A rassicurare i sanrocchesi sullo status dell’impianto, investito tre settimane fa dalla marea nera proveniente dalla Lombarda Petroli, sono stati l’ingegner Enrico Mariani, direttore tecnico del depuratore (ed elogiato un po’ da tutti per la tempestività con la quale è intervenuto, intercettando metà del carburante sversato, impedendo che andasse anche quello nel Lambro), e Francesco Zangobbi, direttore generale dell’Alsi, l’azienda che gestisce la struttura. Mariani ha fatto il punto sui danni subiti dal depuratore. Ad essere colpita è stata soprattutto la sezione dei trattamenti biologici, mentre le vasche di stoccaggio abbisognano solo di una ripulitura a fondo. “La sezione biologica invece è solo parzialmente stata riattivata, e ad oggi (ossia il 12 marzo, giorno in cui si è tenuta l’assemblea a San Rocco, ndr) l’attività è tornata al 30-40 per cento – ha spiegato Mariani -. Contiamo in una settimana di tornare a regime, una volta completato il recupero di bacini e vasche di sedimentazione di fine trattamento”.

Per quanto riguarda la rete fognaria, questa è stata sottoposta a videoispezione, e non presenta particolari criticità. L’incidente non dovrebbe poi mettere a rischio i lavori di ammodernamento del depuratore: Zangobbi ha infatti stimato che il ritardo accumulato a causa dei danni non supererà il mese, mentre il programma generale degli interventi e degli investimenti resta invariato.
Gdaf