Dall’ospedale di Desio all’AfricaGli esami si fanno via internet

Dall’ospedale di Desio all’AfricaGli esami si fanno via internet

Desio – Da Desio all’Africa, passando per l’Europa. Si allargano i progetti del dottor Agostino Faravelli, primario della divisione di Anatomia Patologica all’ospedale di via Mazzini. L’associazione di cui è vicepresidente, “Patologi oltre frontiera” si prepara a sbarcare in Congo e Madagascar, oltre che in Zambia, Cuba, Palestina e Kosovo, dove è già presente. Tra gli obiettivi c’è anche Europa.

I volontari sono tutti anatomo-patologi, in grado di fare biopsie e leggere i risultati di importanti analisi, come il pap test. Dato che nei Paesi del Sud del Mondo ci sono pochi specializzati, ecco l’idea dell’associazione: sfruttando internet e la potenzialità del satellite, con la “telepatologia” , gli africani inviano i test in Italia. Qui i patologi effettuano l’analisi e poi rispediscono il risultato al mittente.

Una volta individuata la malattia, può così partire la cura, per salvare numerose vite umane. In Africa, per esempio, sono tante le donne colpite da tumore all’utero: un semplice pap test potrebbe aiutarle a sopravvivere. In Zambia in un anno si effettuano già 5 mila esami.

Ora il progetto sta per essere avviato anche in Madagascar e in Congo, situazione politica permettendo. I volontari, infatti, a febbraio sono stati bloccati per i disordini scoppiati in Madagascar. “Adesso forse possiamo partire – spiega Faravelli – Il materiale per il laboratorio è già a destinazione. Dobbiamo formare il personale. Il corso era già stato avviato per 4 persone, ma abbiamo dovuto interromperlo”.

Altra meta dei patologi sarà il Congo. Anche Faravelli è pronto a partire. Nel mese di giugno sarà in Zambia per presentare il suo libro “Parabola Africana” con la storia della sua esperienza, che ultimamente è stato pubblicato anche in inglese.

“Il prossimo obiettivo è quello di coinvolgere i patologi europei, per avere nuove forze e anche per ottenere finanziamenti dall’Unione Europea”. E proprio per raccogliere fondi, l’associazione nei prossimi giorni allestirà un banchetto all’ingresso dell’ospedale.
Paola Farina