Monza – La prima squadra, il terzetto “rosa” Fuma e Barbun di Cicognola di Merate partirà sabato alle 21 dall’Arengario. Dopodiché le partenze si succederanno fino alle 22.16 (e 40 secondi per la precisione). La Monza-Resegone di quest’anno, giunta alla cinquantunesima edizione, batte ogni record di partecipanti. Saranno ben duecentotrenta i terzetti al via, per un totale di seicentonovanta atleti.
«Se l’anno scorso in quarantotto ore abbiamo raggiunto duecento iscrizioni – afferma Enrico Dell’Orto, presidente della Società alpinisti monzesi – quest’anno abbiamo deciso di dividere in due tranche il periodo delle iscrizioni. Nella fase destinata agli iscritti Fidal si sono presentate centonovanta squadre con un buon 30% di atleti neofiti della gara. A questo punto ci siamo chiesti: e i corridori non tesserati che cosa faranno? Abbiamo voluto dare anche a molti di loro la possibilità di partecipare a questa magica gara e così siamo arrivati ad un numero davvero alto di concorrenti».
L’impegno per gli organizzatori (alla Sam si affianca la Forti e Liberi) ed i tanti volontari sparsi lungo il percorso sarà oneroso ma il clima che si respira è sempre all’insegna dell’entusiasmo, dell’amicizia e della passione. Come si spiegano ogni anno questi “grandi” numeri? Dell’Orto non ha dubbi. «La Monza-Resegone è una gara unica nel suo genere – spiega – è una gara che sprizza magia. Gli atleti passano nella notte tra un fiume di gente che li incita. Ad Erve, che è un paesino di seicento anime, tutti sono lì nel buio ad acclamare i corridori, a partecipare alle loro fatiche. In questa corsa si condividono insieme gioie, dolori, successi, sofferenze. Questo, credo, sia il segreto del successo». Monza-Resegone come metafora della vita.
Tutti i pronostici sono per l’Affari & Sport Top Villasanta per la quale gareggiano il plurivincitore Emanuele Zenucchi con il forte Pietro Colnaghi ed il giovane esordiente Filippo Ba. In campo femminile occhio alla Cereda Calzature con Monica Casiraghi e alla Affari e Sport trainata da Daniela Gilardi.
Annamaria Colombo