Monza – Comincia alle 22 di lunedì 16 aprile la protesta dei gestori dei distributori di carburante delle aree di servizio autostradale: ogni notte, dalle ore 22 alle ore 6, per sette notti consecutive, fino a domenica 22 aprile, gli impianti resteranno chiusi. E’ la seconda delle iniziative di protesta proclamate dall’Anisa Confcommercio, la federazione di categoria dei gestori degli impianti di distribuzione carburante delle aree di servizio autostradali: una mobilitazione, come spiega Stefano Cantarelli, presidente nazionale della federazione contro «la grave situazione di difficoltà delle imprese di gestione dei servizi oil nelle aree autostradali determinata da una contrazione dei consumi nell’ordine di oltre un quarto rispetto a pochi anni or sono, dalle difficoltà delle relazioni economiche e commerciali con le aziende petrolifere, da pesanti sperequazioni nella condotta di formazione dei prezzi tra aree ed impianti all’interno dello stesso bacino di utenza, complesso di fattori che sta portando sotto la soglia di sostenibilità economica oltre un terzo degli impianti didistribuzione carburanti attivi sulla rete autostradale nazionale, cui si aggiungono gli impianti delle regioni di frontiera, duramente penalizzati dal gap della fiscalità sui carburanti rispetto a tutti i Paesi confinanti».
L’iniziativa di protesta dei gestori autostradali non si ferma, tuttavia, a questa tornata di chiusure: «Dopo la settimana che va dal 25 aprile al primo maggio, periodo di franchigia in cui non possono essere attuate interruzioni dei servizi di pubblica utilità – ha detto Cantarelli – si procederà, nell’osservanza dei termini di preavviso e durata previsti dalla regolamentazione vigente, ad ulteriori fasi di interruzione del servizio notturno, e cio’ finche’ non interverranno concrete misure per la categoria».