Crisi, il Vimercatese per la Cisl:aziende a rischio in autunno

Crisi, il Vimercatese per la Cisl:aziende a rischio in autunno

Vimercate – Meno aziende che ricorrono agli ammortizzatori sociali, invariato però il numero dei lavoratori interessati dalle procedure, con la cassa straordinaria in crescita. A suggerire che la crisi nella Brianza metalmeccanica fa sì rima con la tenuta occupazionale ma che dietro l’angolo rimane la tentazione dei licenziamenti collettivi e che dal prossimo autunno molte aziende, in difficoltà di bilancio, potrebbero approdare al fallimento. A completare il quadro, i licenziamenti silenziosi dei precari ai quali non è stato rinnovato il contratto e il problema del reddito che si fa sentire in maniera più acuta.

È la fotografia del primo semestre 2010 che l’osservatorio della Fim Cisl ha scattato in Brianza per monitorare l’andamento di quella crisi che permane nonostante i ripetuti annunci che ciclicamente la danno per superata. Nel Vimercatese sono 104 le aziende che hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali, per 5.383 addetti occupati di cui 3.276 interessati dalle procedure: 32 le aziende in cassa integrazione ordinaria, per 1.649 lavoratori; 14 aziende in cassa integrazione straordinaria per 941 addetti coinvolti; 55 le aziende che stanno utilizzando la cassa in deroga, per 619 persone; quattro le aziende con procedure di mobilità per 69 dipendenti. Un quadro che si colloca nel più ampio scenario di crisi dell’intera Brianza, con 456 aziende coinvolte per 14.067 occupati di cui quasi diecimila interessati dagli ammortizzatori.

«Sono dati che testimoniano che si sta tentando, nonostante le grosse difficoltà dovute all’eccezionalità di questa crisi e il massiccio ricorso agli strumenti, di mantenere una tenuta occupazionale dentro le aziende, cercando di evitare il più possibile il ricorso della mobilità (licenziamenti collettivi), anche se in diverse realtà si sta facendo evidente la voglia di ricorrevi da parte delle aziende», spiega Gigi Redaelli, segretario generale Fim Cisl Brianza. Rispetto alla seconda parte del 2009, calano le industrie coinvolte dalla crisi ma non il numero degli addetti interessati.

In alcuni casi, si passa dalla cassa ordinaria, superato il periodo massimo utilizzabile, a quella straordinaria; in altri alla cassa in deroga, perché gli altri ammortizzatori sono stati consumati, «prevediamo che con l’autunno possano aumentare invece i casi di aziende con grosse difficoltà di natura finanziaria e che possano incorrere in provvedimenti di natura fallimentare», aggiunge Redaelli.
Anna Prada