Monza – Eugenio Corti nasce a Besana in Brianza il 21 gennaio 1921, primo di dieci figli. Il padre Mario è un industriale tessile che aveva cominciato a lavorare a tredici anni come garzone in un negozio tessile: con grande impegno e con il passare del tempo, riuscirà ad acquistare con i fratelli la fabbrica tessile in cui lavora (la ditta “Nava” di Besana in Brianza). Agli inizi degli anni Cinquanta le fabbriche sono divenute quattro con poco meno di milleduecento dipendenti.
La madre, Irma Bestetti, è una donna molto religiosa e caritatevole. Il piccolo Eugenio frequenta al paese le scuole elementari, ma nel 1931 viene iscritto al collegio San Carlo di Milano, dove studierà per i dieci anni successivi.
Sempre al San Carlo, Corti frequenta il ginnasio e il liceo classico, contro le aspettative dei genitori che avrebbero voluto per lui un futuro in azienda. Nel 1940 gli studi si interrompono: il 10 giugno l’Italia entra in guerra e Corti si arruola e inoltra la richiesta di essere destinato al fronte russo.
Terminata la guerra, nel 1947 completa gli studi di giurisprudenza e nello stesso anno pubblica I più non ritornano, il suo primo libro, sulla ritirata di Russia.
Il suo capolavoro resta “Il cavallo rosso”, scritto in undici anni tra il 1972 e il 1983. Attualmente sta lavorando per attualizzare l’opera “Il fumo nel tempio”.
Corti: la guerra, poi gli studi,che preferì alla fabbrica di famiglia
