Monza – Una tangente da quattro miliardi di lire, per “aggiustare” il piano di lottizzazione dell’area ex Falck, la più grande area industriale dismessa d’Europa, un milione di metri quadri circa di terreni su cui costruire, praticamente l’equivalente di un piccolo paese. La procura di Monza indaga su Filippo Penati, già sindaco di Sesto San Giovanni nonché presidente della provincia di Milano dal 2004 al 2009, quando la provincia di Monza ancora non esisteva. Oltre all’espondente del Partito democratico, attuale vicepresidente del consiglio regionale lombardo, i pm brianzoli Walter Mapelli e Franca Macchia hanno iscritto nel registro degli indagati una quindicina di persone, tra imprenditori, dirigenti comunali, tecnici, architetti e l’assessore all’Edilizia privata del Comune di Sesto, Pasqualino Di Leva.
Il blitz della Guardia di Finanza è scattato ieri mattina, con otto provvedimenti di perquisizione firmati dall’autorità giudiziaria di piazza Garibaldi. Allo stato attuale, secondo quanto riferiscono i militari della Guardia di Finanza, i reati contestati sono concussione, corruzione e illecito finanziamento ai partiti. Secondo l’ipotesi accusatoria, sarebbero state corrisposte, o promesse, somme di denaro per agevolare il rilascio di alcune concessioni o per impostare secondo determinati criteri il Piano governo territorio. Tutto ruota intorno alla storica area industriale Falck, dove agli inizi del secolo scorso iniziò lo sviluppo dell’industria siderurgica e che oggi è oggetto di un’importante operazione di riconversione.
Gli episodi contestati dai pm, tuttavia, abbracciano un arco temporale molto vasto, praticamente gli ultimi dieci anni. Segno che le indagini non puntano solo al periodo in cui Penati era sindaco di Sesto e alla presunta maxi tangente. Filippo Penati è stato sindaco di Sesto San Giovanni dal 1994 al 2001; dal 2001 al 2004 è stato segretario della federazione provinciale milanese dei Democratici di Sinistra e dal 2004 al 2009 presidente della Provincia di Milano.
I destini del politico del Pd si erano già incrociati con la procura di Monza nel 1999, quando era stato indagato con l’accusa di abuso d’ufficio nell’ambito del recupero dell’area industriale ex Falck- Vulcano, al confine con Monza, dove oggi sorge l’omonimo centro commerciale costruito dalle imprese del costruttore romano Francesco Caltagirone. Penati era stato assolto con sentenza del 2002 dall’allora gup Susanna Lomazzi. Il magistrato aveva prosciolto Penati per insufficienza di prove. Secondo le accuse, l’ex sindaco aveva dichiarato il falso, dicendo che l’area Vulcano era stata oggetto di una “liberatoria” che la rendeva esente dagli obblighi di bonifica ambientale dei terreni. In questo modo avrebbe procurato un vantaggio per il costruttore.
Federico Berni