Concorezzo, pozzo inquinatoL’assessore: «Nessun allarme»

Il pozzo del Malcantone è stato chiuso per inquinamento da nitrati ma l'assessore Pomari tranquillizza: non c'è nessun allarme per l'acqua a Concorezzo. Intanto il consigliere regionale leghista Romeo porta l'argomento al Pirellone.
Concorezzo, pozzo inquinatoL’assessore: «Nessun allarme»

Concorezzo – “Nessun allarme: i livelli di nitrati registrati in eccesso nel pozzo del Malcantone non hanno superato la soglia di pericolosità”. L’assessore ai Lavori Pubblici, Innocente Pomari, invita a non cedere agli allarmismi. Il pozzo del Malcantone, la fonte principale di approvvigionamento idrico della città, da quasi dieci giorni è chiuso per inquinamento, ma il buono stato di salute dell’acqua potabile per i concorezzesi non sarebbe in discussione. L’approvvigionamento è stato infatti garantito attraverso l’attivazione del pozzo di Burago che farà da “paracadute” fino a quando l’impianto lungo la provinciale 13 non verrà riaperto. I tempi sono ancora da definire ma, con ogni probabilità, non se ne parlerà prima della fine di settembre.

A far scattare il lucchetto al pozzo di Concorezzo è stata l’ultima rilevazione effettuata da Amiacque, l’ente che gestisce l’erogazione dell’acqua nel territorio brianzolo, intorno alla metà di giugno. “Da tre mesi si registrava l’aumento della concentrazione di nitrati nell’acqua – spiega l’assessore Pomari – Quando il livello ha superato la soglia di attenzione, Amiacque ha provveduto a chiudere il pozzo, come previsto dalla procedura di legge”. Sulle cause che hanno portato una concentrazione eccessiva di nitrati sono ancora allo studio dei tecnici dell’ente provinciale. “L’analisi durerà circa tre mesi e, per ora, non ci sono ipotesi più accreditate di altre”, precisa l’amministratore concorezzese. Fuori dall’ufficialità, comunque, solitamente ad innalzare i livelli del componente chimico si lega principalmente all’utilizzo di fertilizzanti in agricoltura.

In Italia, il valore limite ammissibile del contenuto di nitrati nell’acqua potabile è pari a 50 milligrammi per litro, ma per l’alimentazione dei bambini di età inferiore ai 6 mesi si raccomanda ad esempio di non usare acqua potabile con un tenore di nitrati superiore a 10 mg per litro.

Di per sé i nitrati non costituiscono particolare pericolo per la salute, ma dato che nell’organismo umano sono presenti dei batteri che trasformano i nitrati in nitriti (che sono invece tossici e ostacolano il trasporto di ossigeno alle cellule del nostro corpo attraverso il sangue), il livello superiore a quello fissato per legge può avere effetti cancerogeni. Dopo la chiusura del pozzo del Malcantone il consigliere regionale della Lega Nord, Massimiliano Romeo, ha presentato una mozione che verrà discussa martedì in consiglio regionale. “Il problema dei nitrati nell’acqua riguarda tutto il territorio lombardo e deve trovare una pronta soluzione – spiega Romeo – La mozione chiede che venga abbattuto l’inquinamento dei nitrati presenti nelle falde acquifere, ma soprattutto che venga concluso lo studio deliberato dalla Conferenza Stato- Regioni per mettere in evidenza le reali cause dell’inquinamento “.
Erika Camasso