Concorezzo – La scuola ondeggia e si usano i bambini per saggiarne la stabilità. In sintesi è quello che è stato detto, e in un qual certo modo fatto, a Concorezzo. La circostanza è emersa martedì durante il consiglio comunale quando Claudio Mandelli, esponente del Partito democratico, ha denunciato: «Ho ricevuto una comunicazione da alcuni genitori ».
E qui l’attenzione del Consiglio comunale si è catalizzata sulle parole del consigliere. Mandelli ha riportato che «per la festa di Natale un gruppo di genitori aveva utilizzato le aule al primo piano della scuola di via XXV Aprile. A loro giudizio, in quell’occasione, il pavimento ha oscillato in modo anomalo e hanno chiesto spiegazione ai tecnici comunali».
I tecnici hanno risposto ai genitori con una missiva che è stata letta in consiglio: «I responsabili delle manutenzioni -ha detto in sintesi Mandelli- hanno fatto sapere che due di loro hanno effettuato delle prove statiche di carico sul pavimento, saltandoci sopra a più riprese. E per capire se le oscillazioni sarebbero diventate anomale con più carico hanno usato i bambini della prima C che si sono messi a saltare sul pavimento».
Per fortuna tutto ha retto e anche i tecnici comunali lo hanno riscontrato tanto che lo hanno scritto anche nella loro comunicazione inviata ai genitori: «Il pavimento del plesso di via XXV Aprile ha retto e non ci sono problemi ». Inevitabile è stata l’ilarità che ha suscitato il racconto dell’episodio. Tuttavia Mandelli ha aggiunto: «Ma in questo modo abbiamo tranquillizzato o terrorizzato le famiglie?». Lo stesso Mandelli ha poi paragonato il possibile episodio di oscillazione con i movimenti che lui stesso ha percepito allo stadio di San Siro durante le partite, movimenti assolutamente normali e necessari.
La replica è arrivata a stretto giro dalla bocca dell’assessore ai lavori pubblici Innocente Pomari: «Innanzitutto – ha detto pubblicamente – non ci sono assolutamente motivi di preoccupazione. I controlli vengono fatti regolarmente. Nel caso specifico abbiamo anche ricontrollato gli studi sui collaudi che il Comune possiede. Non ci sono minimamente le condizioni nemmeno per pensare ad una perizia statica, e di questo si sono convinti anche tutti i genitori». I saltelli dei bambini sarebbero stati utilizzati per ricreare la situazione vissuta dai genitori durante la festa, con il chiaro scopo di tranquillizzare i rappresentanti delle famiglie che hanno partecipato ad una riunione organizzata ad hoc sull’argomento.
Lorenzo Merignati