Cesano, rancori ed espulsiResa dei conti Pdl e Lega

La Lega pubblica un manifesto con i volti di quelli che considera "i traditori", il Pdl vieta l'iscrizione al partito per i consiglieri che hanno condiviso con l'opposizione la firma delle dimissioni del sindaco Romanò: a Cesano la politica del centrodestra è allo sbando.
Cesano, rancori ed espulsiResa dei conti Pdl e Lega

Cesano – I volti dei ”traditori” messi su centinaia di manifesti distribuiti in città, la coordinatrice del Pdl, Elena Centemero, che espelle gli autori della caduta di Cesano, ma poi li invita a valutare il rinnovamento della struttura di partito e il solito nome, quello dell’avvocato Patrizio Villa, che i ben informati garantiscono sarà il ”dopo Romanò”. Sono gli umori di un centrodestra frastornato dopo la caduta dal governo cittadino e il clima è rovente attorno ad Andrea Rovelli, Andrea Copreni, Alfredo Spagnuolo, Filippo Riccardi, Chiara Mornatta e Daniele Ceccarello (quest’ultimo era uscito da tempo dal Pdl fondando la lista civica ”Un futuro per Cesano”), i sei ”traditori” del Pdl che hanno firmato le dimissioni, interrompendo così il primo mandato Lega-Pdl dopo vent’anni di centrosinistra. Com’era nelle previsioni, la furia del Carroccio, partito del sindaco Marina Romanò, non si è fatta attendere e i fedelissimi della ”dama verde”, hanno tappezzato la città di manifesti con una scritta che lascia poco spazio all’immaginazione: «Ecco chi ha tradito Cesano Maderno e tutti gli elettori di centrodestra» e poi via all’elenco dei nomi, concludendo con un secco: «Vergognatevi!».

Logico concedere il diritto di replica e dell’onere se ne fa carico Andrea Copreni, tranquillo, nonostante «le critiche nei nostri confronti arrivino anche dai blog siamo sereni. Per carità non siamo contenti della fine di un’amministrazione, ma Romanò e la Lega devono capire che noi viviamo la realtà, insomma il primo cittadino ha preso delle decisioni da sola, contro tutti, contro gli interessi della città, ha preferito ascoltare persone esterne a Cesano, dirigenti di partito, invece della propria gente».

A rovinare l’inizio estate a Copreni & co si aggiungono anche Elena Centemero e Roberto Alboni, coordinatori Pdl Monza e Brianza, che in un comunicato scrivono: «I consiglieri Pdl dimissionari (non si cita Ceccarello) non possono in futuro iscriversi al Pdl, tranne Copreni, tesserato, che sarà deferito ai provibiri e espulso dal partito». «Anche su questo sono tranquillo – replica Copreni – abbiamo sempre comunicato il nostro disagio e alla fine il Pdl si è spaccato. I coordinatori non si chiedono il perché?». A chiudere il quadro poi ci sono le dichiarazioni del senatur Cesarino Monti e nello specifico il riferimento al crollo di Romanò non per problemi interni, ma per ingerenze esterne, vedi il caso di una delibera provinciale sul Forno inceneritore. «Non l’ho detto direttamente io – precisa – è emerso da un esponente del Pdl durante la conferenza stampa post dimissioni». Su questo Alcide Copreni, presidente Bea-Forno inceneritore, si aspetta di raccogliere maggiori elementi, ma intanto afferma: «Non mi sono mai permesso di ”mettere il becco” a Cesano, insomma, c’è mio figlio consigliere».

Cristina Marzorati