Cesano – Quattro rapine subite in un anno d’attività. É la media, tutt’altro che invidiabile, della farmacia comunale numero 4 di Cascina Gaeta in via Santa Lucia, dove qualche minuto prima delle 19 di mercoledì scorso due uomini si sono fatti consegnare 600 euro dalla farmacista, oltretutto in stato di gravidanza. Approfittando dell’uscita di due clienti, i malviventi si sono infilati, mentre si stava chiudendo, dalla porta automatica solitamente aperta dal personale solo dopo aver suonato il campanello di sicurezza. All’interno la coppia, volto nascosto da sciarpa e cappello, si è trovata di fronte una cliente, una dottoressa residente a Cesano, e una commessa. Entrambe si sono letteralmente paralizzate alla visita dei malviventi, che per agire meglio, si sono divisi. Uno è corso dietro al bancone, mani in tasca facendo intendere che avesse un’arma, ha urlato in italiano: «Apri la cassa». In quel momento dal retro è arrivata la farmacista, S.B., 34 anni di Verano, che ha avuto il sangue freddo di aprire il registratore e di eseguire gli ordini del bandito.
Il furfante, dopo aver arraffato i 600 euro in contanti contenuti all’interno, si è riunito al complice e i due sono quindi scappati a bordo di una Fiat Uno di colore verde verso il centro di Cascina. Alla farmacista non è rimasto far altro che chiamare i carabinieri. I militari della tenenza cittadina sono intervenuti immediatamente, battendo a tappeto la zona, ma i furfanti sono stati abili a far perdere le proprie tracce.
Il colpo di mercoledì scorso riaccende nuovamente i riflettori sull’ultima nata delle farmacie comunali. Proprio com’era successo nel 2010, a pochi giorni dall’apertura, i rapinatori hanno agito a novembre e la spiegazione è semplice: il buio. Le uniche luci presenti al Parco delle Noci, luogo in cui è inserito il servizio, si concentrano attorno all’area giochi; per il resto è l’oscurità più totale, tant’è che qualche cliente ha confessato alla dottoressa e alla commessa di evitare di fare acquisti quando ormai è sera. Peccato che con l’inverno le giornate si accorcino ulteriormente e già alle 17 del pomeriggio calerà l’oscurità. Non solo: il centro anziani, che si trova nello stesso edificio, chiude alle 18 e da quel momento in poi non c’è più nessuno. Per ovviare al problema basterebbe potenziare l’impianto d’illuminazione, prezioso anche per una buona qualità delle immagini dell’impianto di videosorveglianza della farmacia.
Cristina Marzorati