«Cento passi contro la mafia»Agrate per Peppino Impastato

«Cento passi contro la mafia»Agrate per Peppino Impastato

Agrate Brianza – “Uno, due, cinque, cento passi contro la mafia. In memoria e in onore di Peppino Impastato, modello di impegno e di coraggio per tutti i giovani”. Così recita la targa di intitolazione del salone polifunzionale del centro per giovani Il Sulé di Agrate Brianza, scoperta sabato scorso davanti a una folla di agratesi e alla presenza del sindaco Ezio Colombo, di Stephan Greco, rappresentante del Sulé, di Dario Allevi, presidente della Provincia di Monza e Brianza, e dell’applauditissimo don Luigi Ciotti, da sempre impegnato nella lotta contro la mafia. Impastato era un intellettuale e giornalista siciliano, assassinato nel maggio 1978, a soli trent’anni, dopo aver reciso e irriso quei tentacoli mafiosi che avevano messo radici non solo nella terra di Sicilia ma anche nella sua stessa famiglia.

«Intitolare una targa a Impastato, qui al nord, nella Brianza. Perché, potrebbe chiedere qualcuno? Perché, se siamo così distanti dalla Sicilia? Che c’entra con noi? Oggi, e da decenni, le infiltrazioni mafiose sono anche qui, più di quanto si pensi» ha ricordato don Luigi Ciotti. Ammonendo che essere sabato in quella sala «è un dovere, stiamo facendo ciascuno la nostra parte, la memoria è una responsabilità», e che se è fondamentale l’apporto nella lotta alla mafia condotto dalle forze di polizia, «non è però sufficiente. Chi ha perso la vita in questa lotta, lo ha gridato: servono un fermento sociale differente, una proposta culturale ed educativa diversa, forme di investimento, spazi e opportunità, come quelli che Agrate oggi dimostra nei fatti di fornire ai giovani, una dimensione della giustizia che cominci dalla prossimità, serve creare lavoro e stabilità perché le mafie si alimentano delle ingiustizie, dei vuoti istituzionali, del disorientamento e delle paure della gente».

I giovani del Sulé, con l’intervento di Greco, hanno sottolineato che «accogliere questa intitolazione è un onore. Impastato è forse stato colui che più di ogni altro ha saputo contrastare la mafia incarnando al contempo un modello di coraggio e di ribellione, di satira contro il potere», di autonomia intellettuale e culturale segnando una strada preziosa per tutti i giovani.
Anna Prada