Monza – Se l’opera incontra il musical: al teatro Manzoni di Monza, questo sabato 14 aprile, la “Cenerentola” di Gioachino Rossini per la regia di Mario Riccardo Migliara. Lo spettacolo fa parte della stagione lirica del Manzoni. La storia di Cenerentola è quella universalmente nota grazie alla fiaba di Charles Perrault. Da qui attinge il libretto – composto da Jacopo Ferretti e il cui titolo completo è “La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo” – contaminato da spunti tratti da altre due opere di Nicolò Isouard e Stefano Pavesi.
Le musiche furono composte da Rossini in poche settimane, con la collaborazione di un assistente, cui vennero assegnate alcune arie minori. Portata sul palcoscenico, la “Cenerentola” ebbe lo stesso freddo debutto che era già toccato (anche se allora in misura maggiore) al “Barbiere di Siviglia”. E con il “Barbiere” la “Cenerentola” condivide anche alcune pagine musicali, nella consuetudine di Rossini di auto citarsi in opere diverse (ne è esempio il rondò di Angelina sull’aria del conte di Almaviva).
Nello spettacolo portato in scena da Mario Riccardo Migliara, anche le musiche (eseguite dall’Orchestra Filarmonica di Milano diretta da Damiano Cerutti, con la corale Lirica Ambrosiana) ricevono la stessa impronta moderna conferita all’opera nel nuovo allestimento. E gli intramontabili personaggi (Don Magnifico, le sorelle Clorinda e Tisbe, Angelina-Cenerentola) si muovono in direzioni inaspettate, rispetto alla tradizione rossiniana. «Il primo evento in assoluto in cui l’opera viene riletta e resa Teatroinmusical – spiega Mario Riccardo Migliara nelle note di regia – Rossini con le sue delizione armonie viene infatti reso più moderno con l’aggiunta di strumenti musicali particolari e armonie nuove.
Lo schema è ancora più divertente, attuale, creativo. I recitativi in musica vengono sostituiti con moderni e veloci recitati in prosa e il ritmo dà origine a una Cenerentola comica». Ecco allora i protagonisti comportarsi sul palco come in una sorta di rivolta generale alle scelte rossiniane, che coinvolge persino il coro. «Il dialogo tra mago autore e compositore con i suoi personaggi. Una pirandelliana ribellione dei personaggi che smonteranno la scena e la rimonteranno per volontà di Rossini fino a ribellarsi. Ma alla fine tutto tornerà come prima e la storia rimarrà quella che deve essere».
La produzione della “Cenerentola” è firmata dal Teatro dell’Opera di Milano; scene e costumi sono di Arti di Scena. Lo spettacolo al Manzoni è inserito nello speciale “abbonamento opera”. L’appuntamento è alle 21 di sabato, 14 aprile. I biglietti sono in vendita al botteghino (orari: da martedì a sabato, dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18; telefono 039386500) oppure online sul sito www.teatromanzonimonza.it (solo per gli interi). I costi vanno dai 22 euro della galleria, ai 27 della balconata, fino ai 30 della platea. Riduzioni per gli abbonati della stagione di prosa, e Università della terza età (galleria 20 euro, balconata 25 euro, platea 28 euro).
Letizia Rossi