Carate – Alla scuola secondaria di primo grado aumentano le iscrizioni allo scuolabus e il Comune predispone che lo stesso pullman faccia due viaggi. La conseguenza? Un gruppo di una ventina di studenti della Dante Alighieri al mattino arriverà a scuola alle 7.35, 25 minuti prima dell’inizio delle lezione, mentre al pomeriggio altri venti – non gli stessi – lasceranno la scuola venti minuti dopo il suono della campanella, e attenderà con pazienza il ritorno dello scuolabus che, nel frattempo, avrà accompagnato a casa il resto degli studenti che alle 14 terminano le lezioni.
La questione è rimbalzata giovedì sera in consiglio comunale, quando il consigliere della civica di minoranza L’altra Carate, Isa Vergani, ha chiesto lumi su quanto emerso la sera prima al consiglio di istituito del comprensivo statale “Gian Domenico Romagnosi: preoccupata, il consigliere ha detto: «un solo bus dovrà fare due giri, con evidente disagio per i ragazzi sia al mattino che al rientro a casa. Il servizio inizierà lunedì e vorrei che l’assessore informi il consiglio su quanto è stato comunicato ufficialmente durante il consiglio di istituto».
La risposta dell’assessore all’Istruzione arriva all’indomani. Silvio Citterio esclude tagli al servizio, e spiega: «Il trasporto scolastico prevede, come risulta dalla Carta del servizio distribuita nel mese di luglio a tutti gli iscritti, l’attivazione di tre linee sia per la scuola primaria che per la scuola secondaria di primo grado. Il percorso della linea 2 per la scuola media si articola in due giri visto il numero elevato di iscritti rispetto al numero dei posti a sedere a disposizione sull’autobus. La scelta – spiega Citterio – è dettata dal fatto che il numero delle iscrizioni non è tale da richiedere un autobus aggiuntivo e dalla necessità di contenere le spese. Una scelta che non comporta alcun risparmio di spesa all’amministrazione comunale, ma che mira a una razionalizzazione dei costi. La modalità organizzativa – assicura l’assessore – è stata concordata con la scuola, sia con la reggente dello scorso anno che con l’attuale».
a.br.