Carate, maestra denunciataper maltrattamenti a un alunno

Carate – La Procura della Repubblica di Monza ha aperto un’indagine sulla scorta della denuncia presentata dai genitori di un bambino della scuola primaria di via Dei Gaggioli nei confronti di una delle sue insegnanti. Il bambino, fino a un paio di settimane fa alunno di una delle classi del terzo anno dell’istituto comprensivo statale “Gian Domenico Romagnosi”, ha accusato la maestra di averlo preso per il collo e spinto contro il muro. L’episodio risalirebbe alla settimana precedente alla chiusura del plesso scolastico per le vacanze pasquali, in una sezione particolarmente vivace, con alcuni soggetti “turbolenti”. Il bambino, tornato a casa da scuola, ha raccontato l’episodio ai genitori, che hanno deciso immediatamente di percorrere la strada della denuncia. I genitori si sono recati alla caserma dei carabinieri di via Milano e lì hanno depositato la denuncia contro la docente. Alla loro denuncia si sono aggiunte due segnalazioni di altrettante famiglie di alunni della classe. La Procura della Repubblica, competente in materia, ha acquisito, come detto, la denuncia e ha aperto il fascicolo dell’inchiesta. Le indagini degli inquirenti sono in corso. L’episodio, come detto, è avvenuto alcune settimane fa ma solo nel fine settimana scorso è stato reso pubblico all’interno della classe: i genitori degli alunni sono stati tutti convocati a scuola per una riunione straordinaria del consiglio di classe, a cui ha preso parte anche la dirigente scolastica Claudia Crippa. Nell’assemblea è emerso che il bambino, redarguito in modo fermo, forse un po’ troppo brusco, sarebbe stato strattonato, L’insegnante respinge infatti le accuse e sostiene di non averlo colpito con forza. Il ragazzino, intanto, non è più tornato a scuola dal giorno della presunta aggressione. Ottenuta la liberatoria per il trasferimento, mamma e papà hanno infatti deciso di iscriverlo in un’altra scuola del circondario. La docente sotto accusa, invece, in servizio da una ventina d’anni, sta regolarmente continuando a svolgere la sua attività professionale. Dell’episodio è stato informato anche l’organo scolastico competente, l’Ufficio provinciale scolastico.