Carate – Braccia incrociate, da domani mattina a giovedì, alla “Pozzi Leopoldo” di Agliate. I trentotto lavoratori rimasti in organico all’ultracentenario maxi sito produttivo di via Cavour, interessati fino all’8 marzo alla cassa integrazione ordinaria per calo di commesse, hanno saputo nei giorni scorsi della volontà dei titolari di mettere in liquidazione l’azienda. Questo giovedì l’ufficializzazione: alle 11 è previsto un vertice alla sede monzese dell’Associazione industriali. Doccia fredda per i lavoratori, che da domani saranno davanti ai cancelli per un presidio di protesta. Spiega il delegato della Rsu Alberto Petulla, da trentotto anni alla “Pozzi”: «Non ce la saremmo mai aspettati. Eravamo convinti che ci saremmo semplicemente spostati (per il futuro dell’area la proprietà ha presentato in Comune un piano integrato di intervento) e non che saremmo rimasti tutti a casa da un giorno all’altro. Da domani faremo un presidio all’ingresso dell’azienda e andremo avanti fino a giovedì almeno». «I lavoratori sono stati informati molto velocemente – conferma il sindacalista Cisl Tiziano Ripamonti – e al momento, a parte le informazioni che ci arrivano dai delegati, non sappiamo altro. Sembrerebbe che l’azienda intenda propensa per la messa in liquidità. Attendiamo però l’incontro di giovedì all’Associazione industriali per capire cosa intende fare la proprietà. Ci sono ancora commesse a termine, ad esempio, e c’è da capire cosa intende fare l’azienda. Confermiamo il presidio, almeno fino a giovedì». Punta di diamante del mondo del meccanotessile italiano, la “Pozzi Leopoldo” produce e commercializza sul mercato globale prodotti innovativi ed ad alto contenuto tecnologico. Fornisce macchine, impianti e servizi tecnologici alla aziende tessili. Vanta una storia ultracentenaria. La Fratelli Pozzi, diventata agli inizi del Novecento “Pozzi Leopoldo”, è nata nel 1885.
Alessandra Botto Rossa