Carate – Il provvidenziale intervento degli agenti della polizia locale e dei vigili del fuoco di Carate ha evitato che una fuga di gas in una palazzina di via Leopardi si trasformasse in una strage.
L’intervento risale alle 17.30 di mercoledì scorso, quando al comando di polizia locale di via Cusani arriva una telefonata: una segnalazione anonima di un cittadino che avverte gli uomini del comandante Alberto Crippa della presenza nell’aria, in via Leopardi, di una forte e preoccupante concentrazione di gas. Gli agenti, proprio per il contenuto della segnalazione, si fidano della chiamata di intervento, nonostante sia anonima, e si recano immediatamente con una pattuglia, in via Leopardi, nelle immediate vicinanze dell?ospedale cittadino.
Rilevatore alle stelle. Un intervento provvidenziale, quello dei "ghisa", perché fa scattare subito la chiamata ai vigili del fuoco volontari del distaccamento di via Solferino, che arrivano con i loro mezzi di servizio e scongiurano il peggio. Non solo l’olfatto dei residenti, infatti, avverte la presenza nell’aria dell’anomala concentrazione di gas. Anche gli strumenti in dotazione ai pompieri, segnalano un’altissima concentrazione di gas in via Leopardi: il rilevatore dei vigili del fuoco schizza alle stelle non appena viene azionato. Sarebbe bastata una sigaretta accesa gettata in giardino da qualche passante, insomma, per provocare uno scoppio dalle disastrose conseguenze. Gli inquilini dello stabile, affacciati alle finestre per l’arrivo dei mezzi di soccorso, vengono invitati a scendere in strada in fretta.
Palazzina evacuata. Con il passaparola, porta per porta, vengono fatti scendere in cortile quanti più residenti possibili. Si evita di usare i citofoni, per non innescare un effetto "bomba" assicurato. Senza perdere altro tempo, vigili e pompieri perlustrano l?intero stabile, compresi i box e le cantine e restringono la zona interessata alla fuga alla sola area del giardino condominiale antistante lo stabile. I vigili del fuoco accertano che la fuga proviene infatti da un tombino nel giardino di un appartamento al piano terra e entrano in azione. L’inquilina dell’appartamento è in casa, ignara di tutto quello che sta succedendo fuori dalla porta di casa e permette alle forze dell’ordine e di soccorso di introdursi nell’abitazione senza forzare porte o finestre.
Tubo staccato. Arrivati alla fonte della fuga, gli uomini del comandante Crippa e del capo distaccamento Sergio Rossi risalgono alla tubazione che porta il gas nella cucina: la tubazione si è distaccata ed è proprio questo che ha causato la perdita del gas in giardino. A un’ora dal loro arrivo, accertata la presenza della fuga di gas, rilevatane l’intensità e scovata l’origine, i "ghisa" chiamano in via Leopardi i tecnici dell’Enel Energia, che arrivano un’ora più tardi. I tecnici provvedono alla messa in sicurezza dell’impianto, attivando il distaccamento del contatore del gas, la cui lancetta indicatrice girava vorticosamente. Completata la messa in sicurezza, arrivano gli operatori specializzati che si occupano della riparazione della tubazione. I pompieri hanno inviato una lettera all’amministratore delegato dell’immobile, responsabile anche del condominio vicino, per controllare le tubazioni alla luce dell’altra fuga di gas che ha interessato i condomini del complesso due anni fa.
Alessandra Botto Rossa