Carate, dipendenti comunalipresidiano Consiglio: “Mortificati”

Carate, dipendenti comunalipresidiano Consiglio: “Mortificati”

Carate – Presidio dei dipendenti comunali ieri sera, martedì, fuori dall’aula che ospitava il consiglio comunale. Una trentina di lavoratori si è data appuntamento mezzora prima dell’inizio della seduta. Sui volantini consegnati a consiglieri e assessori, malessere ed esasperazione. Su uno: «L’amministrazione continua, nonostante le sollecitazioni della Rsu e dei sindacalisti Cgil e Cisl, a non attuare serie politiche sul personale». Sull’altro: «Premio stabile da anni di 22mila euro da ripartire per gli otto responsabili di settore. Premio in continua diminuzione, di 22mila euro, da ripartire per i 116 dipendenti». Spiega Pietro Occhiuto per la Cgil Fp: «Il Comune è sordo alle nostre richieste. Denunciamo la mancanza di programmazione e valorizzazioni del personale, la mancanza di una seria politica di formazione e aggiornamento, che va a favorire le consulenze esterne. E la mancanza della volontà di reperire risorse per la valorizzazione del personale. Mortificando i lavoratori si hanno ricadute sui servizi ai cittadini. E alcuni servizi sono al collasso». Aggiunge Luisa Perego (Cgil Fp): «Negli investimenti del Comune i dipendenti sono all’ultimo posto. E la scarsa attenzione per i lavoratori è dimostrata dal sindaco che si rifiuta di incontrarci». I delegati hanno chiesto e ottenuto un colloquio con i capigruppo consiliari per chiedere il loro interessamento. Nessuna replica diretta dal sindaco Marco Pipino, che nel corso della seduta, chiamata a votare “i criteri generali per l’aggiornamento del regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi in adeguamento alla legge Brunetta, ha lasciato al direttore generale il compito di dire quanto fatto negli anni in merito a premialità e valorizzazione dei dipendenti. Commenta a latere della seduta: «La rimostranza arriva con un anno di ritardo, oppure è in anticipo. Sono perplesso: lo scorso anno il fondo per il premio incentivante non è stato accantonato, eppure non c’è stata alcuna rimostranza. Proprio questa sera, poi, abbiamo approvato i criteri con cui l’amministrazione comunale metterà mano al regolamento. In commissione ci sarà modo per discutere delle problematiche portate all’attenzione del consiglio comunale in questo modo così estemporaneo. Non è vero che rifiuto l’incontro con i rappresentanti dei lavoratori: la Rsu mi ha chiesto un incontro in via informale a inizio mese e ho solo chiesto di rimandarlo a dopo le ferie, per avere più tempo per discuterne».
Alessandra Botto Rossa