Caponago e odori della cava Vitali«Cittadini-naso come sentinelle»

Caponago, Comune contro VitaliOrdinate demolizioni in azienda

Caponago – Odori dalla cava: potrebbero arrivare gli annusatori comunali. A confermare la voce ci ha pensato l’assessore ai lavori pubblici, Maria Enrica Galbiati: «È stata una proposta che ci ha fatto l’Arpa». Il comune ha deciso di correre ai ripari e dare una risposta ai cittadini. Soprattutto dopo l’esposto fatto ai carabinieri, non più tardi di due settimane fa, da parte di alcuni residenti della Bertagna. Ai militari avevano detto che tre di loro si erano sentiti male a causa degli odori provenienti dagli impianti di produzione di bitumi presenti nella cava. «La proposta ci è stata fatta dall’Arpa per poter valutare empiricamente se le circostanze sono vere – prosegue la stessa Galbiati – non è una verifica scientifica, ma i tecnici regionali, sulla base di questi dati possono dare dei suggerimenti più accorti all’azienda che, va ricordato, ha tutti gli impianti in regola».

Stando alle indicazioni dell’ente regionale, il comune potrebbe individuare delle stazioni di ascolto odorifero. In questi punti di raccolta i cittadini preposti dovranno dire in che misura sentono gli “effluvi” bituminosi della Vitali. «Dovremo redigere l’albo con criteri precisi – ha sottolineato la Galbiati – è tutto ancora in fase di studio, ma se ci attiveremo, dovremo scegliere caponaghesi diversi per luogo di residenza, sesso ed età».

Dal comitato per la tutela del territorio, per ora, non c’è la voglia di sbilanciarsi: «Non sappiamo ancora come valutare l’idea – dicono i rappresentanti – rimaniamo in attesa di capire come il comune deciderà di muoversi». Intanto nel consiglio comunale di mercoledì è stata discussa la mozione del Pdl sulla modifica della bozza di convenzione tra comune e Vitali, che regolamenta gli oneri escavazione.

In estrema sintesi Mauro Pollastri ha chiesto: «Vogliamo che dalla convenzione vengano stralciati i riferimenti ad ogni trattamento di rifiuti che emettano inquinanti nell’atmosfera». Senza mezzi termini Pollastri ha fatto riferimenti ad eventuali inceneritori. La mozione è stata respinta, ma l’assessore Galbiati ha risposto che: «Per valutare che tipi di rifiuti verranno stoccati all’interno della cava ci sarà una conferenza dei servizi in Provincia. Noi comunque non permetteremo che si installi alcun inceneritore». Dal canto suo la Vitali ha già espresso la sua posizione sulla “questione rifiuti”: «Nella convenzione si parla di rifiuti intendendo le fresature stradali, raccolte dalla sollevazione dei primi manti stradali – diceva Giuseppe Bonacina, responsabile della comunicazione della Vitali Spa – riutilizziamo quel materiale di scarto per produrre nuovo asfalto». Nei mesi scorsi l’azienda ha anche organizzato un open-day della cava, facendo visitare a tutti gli impianti presenti a Caponago.
Lorenzo Merignati