Monza – Nessun colpo di spugna per i tagli della politica sulla Provincia di Monza e Brianza: l’ha assicurato il ministro Roberto Calderoli questa mattina durante un incontro negli uffici di Villa Reale con gli esponenti del Pd brianzolo. Presenti il capogruppo Domenico Guerriero, il vicepresidente del Consiglio provinciale, Vittorio Pozzati, il segretario provinciale del Pd, Gigi Ponti, e il consigliere Adriano Poletti.
Destino della Provincia ma non solo: all’ordine del giorno dell’incontro – richiesto al ministro dagli stessi esponenti Pd – anche una definizione delle sedi ministeriali monzesi e la «dote» economica attesa dalla Provincia di Milano. Gli esponenti del Pd avrebbero rammentato al ministro leghista anche quanto speso finora per la nuova Provincia: circa 60 milioni di euro per acquisire immobili, trasferire personale e costruire la futura sede.
Sui ministeri, Calderoli – secondo quanto riferito da Guerriero – avrebbe ammesso che quelle brianzole sono sedi di rappresentanza e non decentrate. Inoltre il ministro ha assicurato che organizzerà un tavolo con il collega dell’Economia, Giulio Tremonti, su Villa Reale e Expo’ 2015 con tutti gli enti istituzionali coinvolti. In particolare gli esponenti Pd hanno chiesto un intervento sul Parco di Monza in vista dell’esposizione universale e il finanziamento del prolungamento della M2 fino a Vimercate.
Quanto alla «dote» attesa da Milano, Calderoli ha provocatoriamente annunciato che «chiuderà» i due presidenti – Allevi e Podestà – nel suo ufficio monzese senza farli uscire finché non avranno trovato un accordo.