Busnago – Infine è arrivata la notizia peggiore anche per Busnago. Dopo settimane interlocutorie e giorni di silenzio impenetrabile: l’ex Acqua Paradiso Busnago non parteciperà al prossimo campionato di serie A2. Il Volley Club 99 del presidente Anselmo Galbusera ha ceduto il titolo sportivo alla nuova (o meglio rinnovata) Agil Trecate della pres suor Giovanna Saporito e del general manager Enrico Marchioni.
L’ufficialità è venuta dalla sigla dell’accordo, venerdì mattina. Ed è stata riportata per primi da alcuni siti specializzati, prima di essere condivisa dalla società busnaghese su facebook nella tarda serata di venerdì.
Busnago quindi come Monza in A, ma anche Villasanta e Carnate in serie C. Storie comuni e fili che si intrecciano. Il gm Marchioni ha trascorso le ultime due stagioni da direttore sportivo a Monza, in casa Gabeca, e nell’ultimo anno ha lavorato anche con Busnago nel progetto di collaborazione territoriale allora siglato tra la società di A1 maschile e quella di A2 femminile, riunite sotto lo stesso sponsor Acqua Paradiso.
Terminata l’avventura monzese con l’addio al mondo della pallavolo della famiglia Gabana, che ha sancito la chiusura della società di A1, Marchioni ha ripreso la via di casa e ha sposato il progetto di suor Giovanna di riportare in alto quella Agil da lei fondata nel 1983. Promossa quest’anno sul campo in B1 e che aveva già assaggiato la serie A a inizio anni 2000 con l’accordo con l’Asystel Novara, poi sfumato nel 2003.
Comunque, il primo segno tangibile del nuovo corso è l’approdo in Piemonte di Mi Na Kim, l’ultima palleggiatrice di Busnago alla corte di Davide Delmati. Anche il coach ha lasciato il Vimercatese: dopo sei stagioni in neroarancio, sarà il vice di Luca Monti (ex Monza) in serie A1 maschile alla Copra Piacenza.
L’Acqua Paradiso Busnago ha chiuso il campionato 2011-2012 di A2 al sesto posto, a un solo punto dai playoff e dopo una bella rimonta nel girone di ritorno. Fatali i quattro punti di penalizzazione in classifica patiti per questione economiche (stipendi non pagati) legate anche al fallimento dello sponsor Dahlia l’anno passato.
Chiara Pederzoli