Busnago soccorso, missione CinaRecuperato un paziente a Pechino

Busnago soccorso, missione CinaRecuperato un paziente a Pechino

Busnago – Busnago-Pechino, andata e ritorno, per riportare in patria un italiano gravemente malato. È l’ultima delle missioni umanitarie portata a termine alle 12.30 di giovedì dal “Plying team” di Busnago Soccorso, in collaborazione e con il supporto delle prefetture di Torino e Milano, dell’Aeronautica militare, della Presidenza del Consiglio dei ministri. Un intervento non semplice, e per i suoi intricati risvolti diplomatici – che hanno tenuto impegnata l’associazione busnaghese fin dagli inizi di settembre, a fianco della famiglia del paziente e una volta a Pechino allungato i tempi per il rientro – e per la seria instabilità clinica dell’uomo.

La squadra di soccorso è partita per la Cina domenica, 19 settembre per tornare solo nella tarda mattinata di giovedì. Il volo di stato si è reso necessario dal momento che il paziente, partito per la Cina per motivi personali, non aveva sottoscritto assicurazioni per il rimpatrio sanitario in caso di emergenza. Una svista che avrebbe potuto costare fino a centoventimila euro, tanto il costo di un trasferimento su aeroambulanza privata. L’associazione di soccorritori che ha sede ha Busnago si è occupata del caso fin dagli inizi del mese, seguendo sia il paziente, sia la famiglia nella complessa istituzione di tutte le pratiche di burocrazie. A complicare ulteriormente la vicenda, le condizioni del malato, che hanno richiesto disponibilità di sangue ed emoderivati durante il viaggio.

«I voli di stato – ha commentato Federico Ghio, coordinatore del “Flying team” busnaghese, quando i suoi uomini sono tornati in Italia – sono una risorsa preziosa, ma il ricorso a questa risorsa deve essere fortemente selezionato e limitato a casi di effettiva necessità. L’onere di queste missioni, a carico dello Stato, è altissimo». E ribadisce l’appello a chi parte per l’estero. «Tutti coloro che si mettono in viaggio – invita Ghio – dovrebbero provvedere a sottoscrivere una copertura assicurativa sia per le spese sanitarie in loco, che per il rimpatrio in caso di malattia. Molto spesso per risparmiare un centinaio di euro se ne spendono poi decine di migliaia».

Al paziente sono invece state richieste solo le spese di rimborso delle assicurazioni, di vitto e alloggio del personale coinvolto e dei trasferimenti di terra. Busnago Soccorso aveva già portato a termine un’importante missione internazionale, in collaborazione con Aeronautica e prefetture di tutta Italia, nel novembre del 2009, riportando a casa, dalla Croazia, una donna colpita da infarto durante una crociera.
Letizia Rossi