Brugherio, la crisi nel Pdl è graveDecisivo il consiglio di mercoledì

Brugherio – Sempre più confusa la situazione interna al Pdl di Brugherio, sempre più grave la crisi del partito e, di riflesso, del governo. In primo piano resta la posizione di frattura dei cosiddetti dissidenti, un manipolo di consiglieri comunali del partito che criticano la giunta e i loro stessi colleghi che vi appartengono. Sabato mattina, presso il ristorante Civico 1, Pirola, Tumminello, Ros, Valentino hanno addirittura tenuto una conferenza stampa per ribadire ancora una volta i motivi della loro insoddisfazione: «Gli assessori del Pdl non sono in grado di tenere a bada il sindaco», ha detto Pirola. «Vogliamo un’amministrazione che sappia governare» è stato il commento di Valentino. Tumminello ha precisato che «non abbiamo nulla contro la persona del city manager Claudio Sarimari, ma in questa situazione finanziaria, 400mila euro in 5 anni di spesa sono poco opportuni, li potremmo investire in servizi alla persona. I dirigenti di settore, preparati e ben pagati sono sufficienti. Inoltre non condivido che un socialista che non è passato attraverso il voto abbia una posizione così di rilievo di cui, subito dopo le elezioni, noi non sapevamo nulla».

C’era anche Agostino Lo Martire alla conferenza stampa, figura che finora ha comunicato con i dissidenti ma che solo sabato è uscita allo scoperto. «Non è una posizione contro Ronchi – ha detto – che io stesso con Borzomì ho sostenuto in Regione come candidato del centrodestra, è un problema del Pdl: la nostra delegazione in giunta è debole e se gli altri possono permettersi di fare i galletti è colpa nostra». A stupire la stampa e a mandare in bestia i quattro consiglieri è stata l’assenza di Andrea Carafassi, co-coordinatore del partito che finora è stato alla guida del gruppo di ribelli. Doveva portare e illustrare un documento condiviso, una sorta di decalogo della buona amministrazione che chiariva tutte le istanze dei dissidenti. E invece, dopo aver convocato personalmente i giornalisti, ha dato buca. Che sia stato reintegrato dalla maggioranza del partito, con qualche accordo? Intanto si attende il consiglio comunale di mercoledì. È probabile che i dissidenti non si presenteranno, con l’intenzione di far saltare il numero legale. La seduta potrebbe essere decisiva per capire con chiarezza chi sta con chi.
Valeria Pinoia