Brugherio, ispezione alla Rodari:le famiglie difendono le docenti

Brugherio – C’è una seconda verità sul caso delle scuole materne Rodari, la verità che diversi genitori hanno voluto raccontare per difendere la scuola e le insegnanti dalle accuse del dirigente scolastico Antonio D’Alterio. Tutto è partito dalla notizia di un’ispezione in corso presso le scuole dell’infanzia di via Sauro, un’ispezione che lo stesso dirigente avrebbe chiesto circa due mesi fa, sospettando che alcune insegnanti fossero colpevoli di mobbing, di indirizzare gli incarichi professionali esterni e di aver abbandonato l’aula. Le reazioni indignate per le “accuse infondate”sono arrivate a pioggia in redazione. Per non parlare del volantinaggio effettuato lunedì scorso davanti alla scuola, per smentire le parole del dirigente.

“I contenuti sono accuse prive di riscontro – si legge nel messaggio – Crediamo non sia questa la via per affrontare la complessità della scuola. Abbiamo bisogno di autorità che sostengano l’impegno delle insegnanti e la loro competenza, che alimentino il valore del progetto educativo nella condivisione, che promuovano i risultati e la qualità, consolidata da anni”.

La mamma Nadia Redaelli ha scritto: “Queste accuse risulteranno infondate. Si tratta di persone che offrono tutto il loro tempo per i bambini e non perché ne traggano un vantaggio personale. Sono sicura che l’ispezione in corso non potrà che confermare quanto scrivo”. I genitori credono che a rimetterci non debba essere l’immagine di una scuola che si è distinta finora per qualità e per progetti sperimentali studiati perfino dagli studenti di Scienze dell’educazione dell’Università Bicocca. “Sono triste perché queste voci mettono in cattiva luce la scuola – ha detto una mamma fuori dai cancelli – tanto più che le insignanti accusate sono innocenti. Frequentano continuamente corsi d’aggiornamento e lo fanno a loro spese”.
“Il dirigente è arrivato da poco – ha detto un’altra mamma – non conosce questa scuola, arriva e la ribalta completamente. Ha già detto che non riattiverà alcuni dei validi progetti che sono in corso, senza dare spiegazioni”.

Secondo un paio di mamme, se il preside ha avuto dei dubbi ha fatto bene a indagare, ma ad entrare nel dettaglio è stata un’altra mamma: “E’ lui che ostacola continuamente queste insegnanti. Sono accusate di mobbing ma noi sappiamo che hanno solo difeso il loro lavoro. Hanno abbandonato l’aula? Solo per prendere un caffè, mentre la collega era in classe. Appalti pilotati? No, solo fiducia in professionisti capaci e collaudati, anche perché i progetti vengono valutati dagli organi collegiali. I fatti sono stati distorti”.
Valeria Pinoia