Brugherio – Il 2013 sarà un anno tremendo per la Candy. Il colosso italiano della produzione di elettrodomestici per la casa ha tratteggiato un futuro nero per lo stabilimento di Brugherio. Nei giorni scorsi la dirigenza Candy ha annunciato ai rappresentanti dei lavoratori alcune novità sul fronte produttivo dello stabilimento di Brugherio. La produzione di elettrodomenstici, che si aggirava intorno agli 800.000 pezzi nel 2009, si sta riducendo a quasi 500.000 pezzi.
«Inevitabili le conseguenze – scrivono dalla locale sezione del Pd, che ha annunciato ufficialmente la crisi -: una riduzione del 30% della produzione porterebbe con sè una riduzione del 30% del personale. Si parla di 150 possibili esuberi, rispetto ai quasi 500 lavoratori attuali a Brugherio. Ipotizzando anche che una cinquantina siano assorbibili in altre produzioni, resterebbe sempre il rischio di un centinaio di esuberi veri. Questa ipotesi è stata al centro di una affollatissima assemblea del personale, che dovrà decidere le iniziative da attuare a fronte di questi annunci».
Nel frattempo continuano le settimane di cassa integrazione, che sono state una caratteristica anche negli anni scorsi. Dopo l’apertura dello stabilimento in Cina si è temuta una possibile delocalizzazione della produzione, anche se Candy aveva precisato che aveva deciso di sbarcare in Cina solo per il mercato orientale. «In realtà – continuano dal Pd – sembrerebbe che una parte della produzione in Cina finisca poi nel mercato europeo, e a questo proposito si fa notare che se tornasse a Brugherio la produzione di almeno 100mila pezzi, questi esuberi ipotizzati oggi potrebbero essere annullati.”