Bovisio Masciago – «Devo andare a Lecco a pendere mia madre, ma sono rimasta senza benzina. Mi potrebbe cambiare un assegno da venti euro?» Con questa scusa una giovane donna, sui trentacinque anni, mette a segno i suoi colpi. È successo nei giorni scorsi in ben due occasioni a Bovisio Masciago. Nel mirino della truffatrice commercianti e imprenditori. Nei casi specifici, ad essere finiti nella rete della donna, Vincenzo Sessa, titolare di un’autofficina e Francesco Rizzo, consigliere comunale e titolare di un bar pizzeria. Quest’ultimo però non ha abboccato all’amo solo grazie al fatto che, pochi giorni prima di venire in contatto con la truffatrice, aveva appreso proprio dal meccanico la sua piccola disavventura. La donna, prima di passare alla richiesta, conquista la fiducia della persona che ha davanti.
«Una giorno si è presentata questa signora molto gentile che ha chiesto se poteva prenotare un tagliando della macchina – racconta Vincenzo Sessa – Voleva prenotarlo per un mercoledì mattina spiegando che lavorava in ospedale e che aveva solo il mercoledì mattina libero. Dopo dieci minuti però torna indietro e dice che si è accorta di essere rimasta senza contanti e che deve andare a prendere l’anziana madre a Lecco. Mi chiede se le posso cambiare un assegno da venti euro. In buona fede, e dato l’importo modesto, mi fido e le presto i soldi per fare benzina senza l’incomodo di cambiargli l’assegno. Mi promette di tornare il giorno dopo per restituirmi le banconote. Risultato la signora non si è vista né per restituirmi il prestito né per portarmi la macchina a fare il tagliando».
Qualche giorno dopo l’astuta signora ci riprova, ma le va male. Entra nel bar Pizzeria di Francesco Rizzo in via Gaetana Agnesi e tenta di bissare la truffa: «Era una donna graziosa, molto educata. Mi dice che le hanno parlato bene del mio locale e che vorrebbe prenotare un tavolo per quattro il sabato sera- racconta Rizzo- e mentre beve il caffè le squilla il telefono, risponde e subito dopo, un po’ trafelata mi dice che la mamma non si è sentita bene che deve correre da lei, ma che non ha benzina ed rimasta senza soldi. Mi chiede di cambiargli un assegno da trenta euro. Solo allora mi ricordo di quello che mi aveva raccontato Vincenzo al bar. Cortesemente rifiuto di cambiarle l’assegno e non le presto nulla. Ovviamente il sabato dopo non è venuta a mangiare la pizza». Rizzo lancia così un appello a finché anche altri commercianti stiano attenti. Difficile negare pochi euro a un’infermiera che deve andare a prendere l’anziana madre, ma come dice il proverbio: “l’abito non fa il monaco”.
Ivan Bavuso