Lissone – Invitata dal Partito democratico e accolta nella sala polifunzionale della biblioteca, l’onorevole Rosi Bindi, ha sottolineato come già in un suo precedente incontro lissonese avesse conosciuto il Museo d’Arte Contemporanea «Sono certa che anche con il candidato sindaco Concetta Monguzzi i luoghi di cultura si moltiplicheranno, si aprirà un varco nel cemento di Lissone per fare spazio alle cose che contano» ha detto.
«Lo slogan che avete scelto è veritiero – ha continuato l’onorevole – Non siamo tutti uguali in politica, bisogna scegliere delle persone serie che abbiano il coraggio di affermare di non essere uguali e la capacità di dimostrarlo. La politica che attuiamo non ha la pretesa di imporre valori. Li pratica umilmente, quando ci riesce».
La parlamentare ha poi illustrato con molta competenza l’argomento a tema del pomeriggio “Per la famiglia e per la persona” ribadendo la centralità della famiglia e il suo ruolo di presa in carico, di solidarietà, di costruzione di relazioni. «Crescere economicamente, allentare i patti di stabilità che sacrificano le amministrazioni, vuol dire poter far fronte alle necessità dei più deboli. Mettere al centro chi pone più domande alla comunità. Domande alle quali solo tutti insieme possiamo trovare risposte, vincendo l’individualismo. Del degrado della società odierna siamo tutti responsabili, chi l’ha favorito e chi non ha saputo ostacolarlo abbastanza, chi solo ora ha capito che potrebbe esserci una visione alternativa. Non andiamo ad ingrossare il partito del Non Voto, riponiamo la fiducia in chi se la merita». Commenti salaci sulle vicende politiche di questi giorni si sono collocati nel giusto spazio concesso loro in un comizio elettorale.
Cristiana Mariani