Besana, canile in pericolo:«Aiutatemi a tenerlo aperto»

Il Comune gli intima di regolarizzare il suo canile, ma lui non ha le risorse per farlo e chiede aiuto. Succede a Besana, in via Piave, in una struttura che ospita, comunque dignitosamente, cani e gatti. Nella notte è stata anche oggetto di un furto.
Besana, canile in pericolo:«Aiutatemi a tenerlo aperto»

 Besana – Canile abusivo, il comune intima la regolarizzazione, pena lo smantellamento. Questa è una storia particolare: stiamo parlando di Nello Massimi, 46enne, che dal 2002 gestisce un canile – da lui stesso definito “abusivo” – in via Piave. Nello non ha problemi ad ammettere che il canile non sia regolarizzato, ma tiene a precisare che la sua struttura è meglio di alcuni ricoveri regolari che si vedono in giro: effettivamente, è la stessa ASL che nell’ultima visita dice “nero su bianco” che i cani si presentano in ottime condizioni, pur segnalando l’irregolarità della strutura. Si tratta di 34 animali, alcuni di proprietà di Nello Massimi, alcuni intestati a terzi.

Il punto è questo: il comune ha mandato una lettera che dice: <Si invita a regolarizzare la struttura come previsto dalle normative urbanistiche ed igienico – sanitarie, entro e non oltre 30 giorni dal ricevimento della presente. Si rammenta il divieto di svolgere attività economica e, in assenza di riscontro, il comune procederà autonomamente alla rimozione della struttura e alla ricollocazione degli animali>. Il proprietario lancia un appello: «C’è qualcuno che ha voglia di aiutarmi a regolarizzare questo canile?». Sembra una storia al contrario: la tv ci abitua a vedere canili malmessi e regolari, mentre quest’area – irregolare – potrebbe comunque rientrare nelle norme urbanistiche di PGT e, vedere per credere, gli animali sono tenuti benissimo. Hanno spazio per correre, non sono rintanati in gabbie piccole e sporche e sono molto affezionati a Nello. Si attendono candidature, perché le tempistiche stringono?.
Elena Sandrè