Monza – Centotrenta squadre in campo a Bernareggio, altre centotrenta a Macherio e le ragazze a Melzo. Grandi numeri per la selezione provinciale del “Join the game”, tanta voglia di giocare per una bella fetta di Brianza. E un po’ di Monza che andrà alla fase regionale del campionato nazionale 3 contro 3 che in tutta Italia impegna ragazzi e ragazze delle categorie Under 13 e Under 14. In tutto trentacinquemila atleti in centosei province per l’undicesima edizione della manifestazione. Tra spettacolo, tanto agonismo e soprattutto amicizia per giocare e puntare al traguardo che porta alle finali nazionali in programma a Caorle a metà maggio.
La strada è lunga, ma qualcuno ha già fatto un passo avanti. Sono i Bad Boys della Forti e Liberi, primi nella categoria Under 13: i quattro moschettieri bianconeri sono Alessandro Marchisio, Andrea Fontana, Vittorio Gianotti e Gerardo Carelli. Il 7 aprile torneranno in campo insieme ai Piccoli nani del Team ’86 Villasanta, al secolo Marco Toffali, Luca Mannella, Alessandro Gianella e Alessandro Calefato.
Tra gli Under 14 promossi i lissonesi Alessio Braghetto, Kevin Accorinti, Gabriele Boschi e Francesco Ghidini della Apl. Avanti anche Matteo Pizzo, Alessandro Canzi, Davide Andolina, Mattia Orsi, ovvero l’Aurora Desio Arancio.
In campo anche la Gerardiana, con due squadre classe ’99: il team Biancorossi 1 con Luca Conforti, Giovanni Stefanizzi, Fabio Nocchi e Riccardo Carotenuto e i Biancorossi 2 di Emanuele Passoni, Stefano Tomè, Alessandro Varisco e Andrea Brambilla.
E poi la Forti e Liberi “Super drigers” Under 13 (Lorenzo Battaglia, Stefano Lopez, Vittorio Amodeo, Lorenzo Zilioli) e ”Gnari f&l 1878” (Edoardo Buoso, Daniele De Feo, Luca Perego, Matteo Gallucci), la Pallacanestro Concorezzo, Bernareggio 99, Cgb Brugherio, As Lesmo, DiPo Vimercate, Giussano e Ornago. E le ragazze dell’Eureka Monza a Melzo.
Il torneo era stato tenuto a battesimo dal coach della Nazionale Simone Pianigiani. «Credo che sia una cosa straordinaria – ha detto alla vigilia di un’estate che porterà l’Italia agli Europei – un’esperienza bellissima per i ragazzi, che hanno modo di stare insieme e fare pallacanestro in un contesto sano ed estremamente divertente. È un modo per far sì che il basket entri a contatto con le generazioni più giovani. E perché no? Magari scoprire anche qualche elemento con talento da vendere».
Chiara Pederzoli