Banche, le Bcc anticipanoil pagamento della "cassa"

Banche, le Bcc anticipanoil pagamento della "cassa"

Monza – Per una impresa lombarda su cinque la carenza di liquidità dipende dalle difficoltà con le banche. A inizio 2009 alle banche ha fatto ricorso il 35,9% delle aziende, per prestiti e finanziamenti. La Brianza è una delle zone più colpite: oltre il 22% delle imprese ha difficoltà a
ottenere anticipazioni o lamenta una riduzione dei fidi. E agli istituti di credito in questi primi mesi del 2009 ha fatto ricorso il 37,5% delle imprese brianzole, chiedendo nuovi prestiti e finanziamenti. Tutti dati contenuti in un’indagine condotta dall’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza a marzo, coinvolgendo circa 800 imprese lombarde. Proprio in Camera di commercio ieri è stato siglato un importante provvedimento anticrisi: alcune banche della Brianza hanno aderito all’accordo (già siglato da Provincia di Milano, Abi, Commissione Regionale ABI Lombardia, Cgil, Cisl, Uil e le maggiori associazioni di categoria) che garantisce ai lavoratori della Brianza in cassa integrazione straordinaria di disporre in tempi rapidi dell’indennità di cassa integrazione straordinaria. Hanno aderito all’accordo oltre alla Provincia di Milano – Progetto Monza e Brianza, Camera di commercio di Monza e Brianza, Cgil, Cisl, Uil, la Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza, la Banca di Credito Cooperativo di Lesmo, la Banca di Credito Cooperativo di Barlassina, la Banca cooperativa di Triuggio e della Valle del Lambro, che anticiperanno ai propri clienti l’indennità di cassa integrazione straordinaria a tasso zero. Adesioni con modalità diverse si registrano anche per Banca Popolare di Bergamo Spa, Banco di Desio e della Brianza, Banca Intesa San Paolo Spa, Monte dei Paschi di Siena, Banca Regionale Europea, Credito Artigiano. Per anticipare l’indennità Cigs ci sarà un’apertura di credito in un conto corrente apposito, se richiesto dalla banca, con disponibilità crescente per frazioni mensili, per un massimo di sette, ognuna non superiore all’80% della retribuzione mensile percepita in servizio al netto degli oneri sociali e fiscali (max 900 euro mensili) per un importo complessivo non superiore a 6mila euro. L’apertura di credito cesserà con il versamento da parte dell’Inps dell’indennità Cigs e non potrà avere durata superiore a sette mesi.