Monza – Dal 15 ottobre via libera ai caloriferi accesi e stop alle auto più inquinanti, per evitare che il mix caldaie-motori faccia «esplodere» le centraline del Pm10. E si va verso l’allargamento dai primi mesi del 2013 dell’area off limits, subito un inasprimento dei controlli. Saranno questi i temi sul tavolo di confrontoche si aprirà lunedì 8 al Pirellone per cercare di approntare una strategia vincente contro lo smog invernale. Oltre al padrone di casa Roberto Formigoni saranno presenti anche i sindaci delle città capoluogo e dei principali comuni dell’hinterland. Tre i punti all’ordine del giorno del tavolo Aria.
Primo: il divieto di circolazione per 12 ore al giorno (dalle 7.30 alle 19.30) dal lunedì al venerdì che scatta per i veicoli più inquinanti a partire dal 15 ottobre al 15 aprile. Per sei mesi a rischio multa i veicoli Euro 0 benzina e Euro 0, 1 e 2 diesel. La Regione «proporrà l’estensione del blocco anche ai Comuni dell’ex area critica A2» cioè a quasi la totalità dei comuni della provincia di Milano e numerosi comuni delle province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lodi, Lecco, Monza-Brianza e Varese. Le auto coinvolte sarebbero oltre 220mila, e porterebbero il totale dei veicoli fermati a quota 800mila.
Secondo tema: i controlli, «vanno inaspriti e dobbiamo riorganizzarli coinvolgendo tutti gli enti preposti, accanto a Comuni e Province, i ministeri, la stradale, e va affrontata la questione delle strade extraurbane dove le competenze sono troppo frammentate». Rafforzamento «e semplificazione» dei controlli che si estende anche alla questione caldaie, «porterò ad esempio la Provincia di Milano che ha prodotto il maggior numero scoprendo che un impianto su tre è fuorilegge, chiederemo anche gli altri soggetti di intensificarli».
Terzo: un piano per «porre fine al far west degli orari di ingresso e uscita dalle aree metropolitane per i veicoli commerciali, proporremo un regolamento uniforme ai Comuni».