Non c’è pace per la vicenda legata ad Asfalti Brianza da mesi al centro di polemiche legate ai cattivi odori sprigionati durante le fasi di lavorazione. Ora a far sentire la propria voce, con lettere che non risparmiano toni perentori, sono i sindaci di Agrate e Brugherio ai quali venerdì 17 gennaio si è aggiunto anche quello di Monza con il proprio vicesindaco.
Il sindaco monzese Dario Allevi e il suo vicesindaco Simone Villa ritengono «non più sostenibile» la situazione dell’azienda di Concorezzo che produce bitume: «i vertici aziendali devono uscire dal loro immobilismo» scrivono, facendo eco a quanto messo nero su bianco poche ore prima dai colleghi Marco Troiano e Simone Sironi.
Allevi e Villa proseguono scrivendo: «Pretendiamo una gestione più responsabile del processo produttivo da parte dell’azienda. La situazione non è più sostenibile. I vertici aziendali devono rendersi conto della gravità del momento. Noi, di certo, non intendiamo stare con le mani in mano».
La dura posizione arriva dopo che, il 10 gennaio, la riunione convocata tra azienda e amministratori in Provincia è andata fondamentalmente a vuoto. L’azienda si era infatti presentata senza i documenti utili a mettersi in regola come chiesto dalle autorità. Documenti che avrebbero permesso all’azienda concorezzese di ottenere l’autorizzazione unica ambientale per posizionare la tanto attesa cappa di aspirazione che dovrebbe abbattere in maniera sensibile gli odori. Le parti si ritroveranno di nuovo il 23 gennaio e a quel tavolo si siederanno ancora una volta la Provincia, il Comune di Concorezzo, i rappresentanti di Asfalti Brianza e tutti gli enti competenti.
E se Simone Sironi e Marco Troiano scrivono nella loro lettera: «Quello che è successo venerdì mattina in Provincia è stato però inaccettabile: nonostante il precedente rinvio di novembre e la richiesta di presentare documenti integrativi e più chiari, AB non ha praticamente dato nessuna delle risposte richieste dagli enti nella precedente seduta di conferenza di servizi. In più, la documentazione presentata ha generato ulteriori dubbi, che peraltro i tecnici di AB presenti non hanno saputo chiarire», il sindaco di Monza e il suo vice hanno ribadito, come i colleghi, nella loro lettera che: «Nel corso dell’ultima Conferenza di Servizi la documentazione presentata dall’azienda era incompleta e carente. Ciò non è giustificabile alla luce degli interventi di ammodernamento degli impianti più volti promessi dall’azienda e che avrebbero dovuto essere già stati realizzati. Noi siamo convinti, da sempre, che si debba trovare un giusto equilibrio tra produzione, quindi lavoro, e tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Però se i vertici aziendali non sono in grado di garantire questo equilibrio, allora è meglio che Asfalti Brianza ponga fine, una volta per tutte, alla produzione». Il 20 e il 21 gennaio sono in programma le analisi dell’aria da parte di Arpa e, poi, il 23 gennaio una nuova Conferenza di Servizi in Provincia. È, inoltre, confermato il termine del 24 gennaio, definito dall’ordinanza emessa dal Comune di Concorezzo, per la conclusione dello smaltimento dei rifiuti da parte di «Asfalti Brianza».
«Al temine di questo iter, di fronte all’immobilismo dell’azienda, non esiteremo a rivolgerci ancora alla Procura della Repubblica».