Arcore – Da venerdì a domenica una troupe della trasmissione Ballarò si è piazzata in città per raccogliere informazioni. Obiettivo: raccontare le elezioni di Arcore, lì dove una donna del centrosinistra e un uomo del centrodestra domenica e lunedì si giocano il ruolo di sindaco per i prossimi cinque anni. Pochi dubbi, un’elezione-simbolo: la città dI Silvio Berlusconi. Dove lo stesso presidente del Consiglio si è mobilitato alla vigilia del primo turno e dove si è presentato anche Pierluigi Bersani, il segretario nazionale del Pd, a dimostrazione che il risultato arcorese vale più di una semplice partita amministrativa.
Con un dettaglio importante: l’impianto di bitumi della società Doneda, il vero tema caldo dell’intera campagna elettorale, che ha interessato la stessa trasmissione Ballarò e che ha tenuto banco nei faccia a faccia tra i candidati nell’ultimo mese. Spostando,q uesto è certo, voti. L’ultimo capitolo, domenica: il Pdl aveva invitato il Comitato spontaneo sull’area destinata all’impianto per ripetere una volta di più che anche il centrodestra non ha intenzione di portare avanti il piano nel caso vincesse le elezioni, allineandosi ai propositi del centrosinistra, contrario da sempre al piano. Il Comitato, a dire il vero, ha respinto l’invito, ma la coalizione che sostiene Enrico Perego si è comunque presentata nell’area al confine tra Bernate e Velasca di Vimercate con il presidente della provincia di Monza e Brianza, Dario Allevi (che interpellato da il Cittadino, venerdì, aveva dichiarato l’intenzione di partecipare nelle vesti di uomo del Pdl, non di presidente provinciale).
Allevi, sul posto, ha confermato: per nessuna amministrazione comunale saremo mai disposti a dare il via libera all’impianto di betonaggio. «A destra come a sinistra». «Abbiamo la maglia nera di consumo del verde – ha aggiunto – siamo secondi solo a Napoli». E se finisse a carte bollate con la società che voleva costruire gli impianti? «Abbiamo un efficiente ufficio legale – ha risposto il presidente – resisteremo». A ritroso: il progetto non è mai arrivato in consiglio – lo farà con la prossima amministrazione comunale – dopo la rivolta dei cittadini che hanno dato vita al comitato. Proprio sotto la giunta di centrodestra uscente il piano ha seguito l’iter burocratico di variante urbanistica finché la stessa maggioranza Pdl-Lega non ha deciso di votare in consiglio una mozione contro la propria giunta, diffidandola di fatto dal proseguire.
Nelle urne del primo turno d’altra parte il progetto si è fatto sentire. Nelle due sezioni elettorali di Bernate vicine all’area che sarebbe stata destinata agli impianti, Alessandro Ambrosini (candidato della lista civica Pop Arc, fuoriuscito del Pdl, tra i principali oppositori politici del progetto insieme al centrosinistra di Rosalba Colombo) ha ottenuto un suffragio record di 9.96 e 14.66 percento. A conti fatti, quelle sezioni non decideranno l’esito finale del voto ma fanno sentire il loro peso.
Il loro peso lo faranno sentire anche una nuova ondata di big della politica nazionale attesi ad Arcore per la chiusura dell’ultima volata elettorale. Giovedì sera in centro arriverà Walter Veltroni per il centrosinistra, mentre venerdì sembra confermata – sempre in centro – la presenza di Roberto Formigoni e Roberto MAroni per il centrodestra. Questa sera, intanto, doppio appuntamento televisivo: su Raitre si parla di Arcore a Ballarò, su MonzaBrianza tv, alle 21, il faccia a faccia dei due candidati sindaco a La Parlera.