Arcore – “Pronto? Carabinieri. Abbiamo trovato dei ladri in casa sua. Uno è suo cugino”. Tutto vero: uno dei due uomini arrestati domenica sera ad Arcore dal nucleo radiomobile dei carabinieri non era altri che un parente stretto della vittima del furto. Doveva essere piuttosto informato, in effetti, sulle abitudini del suo bersaglio. I ladri sono stati sorpresi grazie a un passante, che in via Veneto ha notato una coppia di persone un po’ troppo sospette all’interno di un condominio. Ha chiamato i carabinieri che sono arrivati di corsa e lì hanno scoperto un mezzaghese nato nel 1984, nullafacente, insieme a un ornaghese di tre anni più giovane, che cercavano inutilmente di nascondersi in un cantiere non lontano dal condominio. Nell’abitazione della vittima, trentenne, erano entrati dopo avere forzato una porta finestra. Poi avevano razziato contanti per 3mila euro e una borsa Vuitton, di proprietà della convivente della vittima del furto. La fuga è stata breve, grande invece la sorpresa per il bersaglio del furto: uno dei due era suo cugino. Parenti serpenti, si dice.