Altavia, una funivia sopra MilanoUn progetto che nasce a Monza

Altavia, una funivia sopra MilanoUn progetto che nasce a Monza

Monza – La nuova cabinovia che collegherà Linate con il polo fieristico di Rho-Pero ha radici brianzole. Monzesi per la precisione. E’ infatti Goffredo Muggiati, titolare dello studio Geotechnical system con sede in via Valcava a Monza, il padre del nuovo, avveniristico, progetto, che dovrebbe cambiare completamente il volto, e lo skyline, di Milano in vista dell’Expo del 2015.

Il perché è presto detto: a lui si deve la progettazione, insieme al collega Massimo Grecchi, del progetto “Milano Altavia”: collegare i 18 chilometri che separano la nuova fiera di Fuksas all’aeroporto di Linate con una linea di funivia che prevede la realizzazione di 10 torri alte 130 metri, nonché di altrettante strutture intermedie a traliccio. Ma com’è nata questa idea?

E’ lo stesso ideatore, 59 anni residente a Brugherio, a spiegarlo: «L’Expo ha dato concretezza a un progetto che da un po’ di tempo balenava nella mia mente. La funivia cambierà la faccia di Milano, permettendo di ammirarne le bellezze dall’alto. All’inizio l’idea era quella di realizzare una semplice funivia, che si poteva addirittura smontare una volta chiuso l’Expo. Poi, però, ho sviluppato l’idea delle torri non come semplici tralicci, con come strutture in grado di fornire servizi e spazi commerciali».

Le strutture, infatti, prevedono la realizzazione di 3 piani (il primo a 30 metri di altezza), per ospitare negozi, centro commerciali, uffici e servizi di vario tipo. Sul tetto potranno atterrare gli elicotteri e alcune aziende di telecomunicazione si sono già dette interessate a utilizzare le torri come giganteschi tralicci per il posizionamento dei ripetitori. Si, ma un progetto così faraonico quanto potrebbe costare.

«Al massimo 900 milioni euro – spiega ancora Muggiati -. All’inizio è stato questo l’ostacolo più grosso da superare: molti condividevano la filosofia del piano, ma erano spaventati dalle cifre. Allora abbiamo cercato sponsor privati, e li abbiamo trovati. Grazie alla finanza di progetto, torri e funivia potranno essere costruite senza investire un solo euro pubblico. Si ripagherà da solo, con le cessioni degli spazi commerciali e la gestione. Altavia ha avuto il beneplacito di tutti gli enti coinvolti, dalla Regione Lombardia alle amministrazioni comunali, fino al Ministero dei Trasporti. Nessuno ci ha preso per pazzi visionari, anzi hanno accolto Altavia con molto interesse. Una percentuale di realizzazione? Ad oggi il 60%».
Davide Perego