Agrate sprona di nuovo Allevi:«Risposte sui fondi pro Abruzzo»

Agrate Brianza – La Brianza? Troppo poco generosa con i terremotati di Abruzzo. Ragion per cui la giunta Colombo torna a valutare l’ipotesi procedere in autonomia a stanziare quei 21mila e cinquecento euro raccolti grazie al contributo degli agratesi prima dell’estate, somma che da sola costituisce quasi un quinto di quella raccolta a oggi dai cinquanta Comuni che formano la Provincia di Monza e Brianza.
«Se entro Natale la situazione non sarà cambiata, noi faremo per conto nostro. Io, di figuracce collettive, non intendo farne», ha sentenziato il sindaco Ezio Colombo mercoledì scorso.

Sfogo che segue di pochi giorni la relazione presentata in proposito da Dario Allevi, presidente della Provincia, al consiglio provinciale. Finora la raccolta fondi a favore delle popolazioni colpite dal sisma di aprile supera di poco i centomila euro, somma ancora congelata, e a versare risorse è soltanto una quindicina di Comuni. «È vergognoso che una zona ricca come la nostra riduca a una farsa la solidarietà che in queste occasioni sarebbe invece doveroso dimostrare – ha detto Colombo – La nostra partecipazione a un’iniziativa collegiale che riunisse in un’unica azione, concordata con l’assemblea dei sindaci, il contributo offerto da tutti i Comuni della Provincia, ha senso solo se l’iniziativa riesce ad avere una dignità e un rilievo reali. Altrimenti, facciamo a meno e andiamo per la nostra strada».

È la seconda volta in un mese che il primo cittadino agratese torna, polemicamente, sulla questione. Proprio su sua sollecitazione, Allevi si è premurato di effettuare una ricognizione sulla stato dell’arte della raccolta fondi con l’obiettivo di destinare la somma. In quel caso a infastidire Colombo era lo slittamento progressivo della questione all’ordine del giorno provinciale e il conseguente significativo ritardo nello stanziamento dei fondi. «In quella zona ci sono già freddo e gelo – aveva detto Colombo – Il senso della sottoscrizione promossa era versare a questa popolazione un aiuto in un tempo utile, e questo ritardo segna già una negligenza. E poi ci sono i nostri cittadini che hanno contribuito a costruire questo gesto di solidarietà ormai mesi fa e che oggi non lo vedono finalizzato. Anche in questo caso, è un impegno che avevamo preso e al quale non stiamo corrispondendo, seppure non per volontà nostra». Ora a rinfocolare la querelle è la poca sensibilità dimostrata dalla maggior parte delle amministrazioni comunali coinvolte, che non ha adeguatamente promosso l’iniziativa di reperimento di fondi compromettendo così il peso della solidarietà targata Monza e Brianza.
Anna Prada