Agrate, è la vittoria dei lavoratoriAccordo a Roma per la ”Colombo”

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Agrate Brianza – La vertenza-maratona di diciassette ore, a Roma. Il pressing continuato, con l’occupazione del capannone di via Euripide, ad Agrate. È il tandem a distanza che ha prodotto l’intesa tra sindacati ed ex Carlo Colombo, guadagnata attorno alle 3 e mezza di notte tra martedì e mercoledì al ministero del lavoro, al tavolo allargato ai funzionari di governo, Regione Lombardia, Provincia di Monza e Brianza, Afol, Prefettura di Milano. Anche mercoledì mattina la temperatura sul tetto del capannone superava i 40 gradi quando gli otto lavoratori, che dal 16 giugno vivevano sul quel terrazzo di cemento, sono scesi per incontrare, con gli altri colleghi, i sindacalisti rientrati da Roma e, dopo due ore abbondanti di assemblea, per dire sì all’ipotesi di accordo disegnata che sarà firmata dalla Fiom Cgil.

«È stata dura, ma questa nostra protesta alla fine è servita –è lo sfogo di uno degli occupanti, lacrime agli occhi mentre abbraccia la moglie e la figlia- Pensavamo di rimanere sul tetto un paio di giorni, al massimo una settimana, invece le cose si sono fatte difficili e abbiamo deciso di combattere. Anche mia moglie è in cassa integrazione, sono momenti duri, i nostri diritti devono essere difesi», ha aggiunto accanto agli altri sette compagni di lotta, tra l’applauso dei colleghi. La tensione accumulata in 22 giorni si allenta, l’atmosfera è quasi di festa, tanta la voglia di tornare finalmente a casa.

L’intesa prevede l’impegno dell’azienda a ricollocare 52 lavoratori, ampliando così la quota precedentemente fissata a 38 e mai ottemperata, inadempienza che ha innescato la protesta. Per gli altri 7 lavoratori, sarà accompagnamento alla pensione. La Regione concederà un terzo anno di cassa integrazione in deroga (8 mesi più 4) con inizio nel gennaio 2011, e l’azienda riconoscerà una dote economica integrativa all’indennità di cassa, garantendo, se necessario, la copertura anche sugli ultimi quattro mesi dell’anno. Infine, l’azienda corrisponderà 8mila euro a ogni lavoratore in uscita.

«È un accordo dignitoso per i lavoratori –ha detto Claudio Cerri, segretario generale Fiom Cgil Brianza- Il merito di questo esito risiede totalmente nella determinazione di questi straordinari lavoratori che hanno affidato a Fiom e Cgil questa trattativa dicendo “voi andate avanti a trattare, noi siamo qui a lottare”. Si afferma un principio fondamentale: gli accordi sindacali vanno rispettati, valgono per i lavoratori e devono valere per le aziende». Trattativa difficile, tra sospensioni e ripartenze: «Ancora 5 ore prima della chiusura non c’era quasi nulla di concordato –ha ricordato Antonio Castagnoli, Fiom Cgil- La tenacia di questi lavoratori ci ha imposto di uscire dalla trattativa con qualcosa che ci permettesse di dare un senso alla loro lotta e ai loro diritti».
Anna Prada