Monza– Acsm Agam dimezza l’utile netto e il dividendo del 2011 a causa del peso fiscale. È questa la proposta che il cda di via Canova proporrà all’assemblea dei soci il prossimo 17 aprile, a cui si chiederà di distribuire come dividendo lordo 0,03 euro per azione, contro i 0,06 euro del 2010.
Una notizia che non farà contento il comune di Monza che detiene il 29.1% delle quote di Acsm Agam. Il risultato netto della spa pubblica che si occupa di gas e acqua, invece, è stato pari a 5,7 milioni contro i 10,7 milioni del 31 dicembre 2010, mentre il risultato netto di competenza non è andato oltre i 4,3 milioni di euro contro 8,7 del 2010, negativamente influenzato dall’aumento del carico fiscale in seguito alle manovre correttive del 2011. Complessivamente l’ammontare dei ricavi delle vendite consolidate di Acsm Agam nel 2011 è stato di 217,9 milioni, in aumento rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (214,2 milioni).
La gestione operativa consolidata ha evidenziato un margine operativo lordo, pari a 37,7 milioni, in flessione del 6,8% rispetto all’anno scorso. Il margine operativo netto si attesta a 16,9 milioni, con un decremento del 13,9%. Negativa anche la gestione finanziaria (-2,9 milioni di euro, mentre il saldo al 31 dicembre 2010 era -2,3 milioni) a causa delle difficoltà sul mercato dei capitali, dovute all’aumento dei tassi interbancari e degli spread applicati.
Luca Scarpetta
Acsm-Agam verso l’assembleaDimezzati utili e dividendi
Il carico fiscale condiziona il bilancio della spa pubblica nata dalla fusione delle due municipalizzate di Monza e Como che il 17 aprile 2012 rinnova il consiglio di amministrazione
