Abusava della figlia di 10 anniMedico-orco finisce in carcere

La Cassazione ha posto fine a una delle peggiori storie del Vimercatese. A un medico di Busnago, 53 anni, è stata confermata la condanna a dieci anni di carcere per violenza sessuale ripetuta sulla figlia minorenne.
Abusava della figlia di 10 anniMedico-orco finisce in carcere

Busnago – Una sentenza della Corte di Cassazione ha messo fine a una delle peggiori storie che il Vimercatese abbia dovuto ascoltare: Y.A., medico 53enne residente a Busnago, è stato condannato a scontare dieci anni di carcere per violenza sessuale ripetuta sulla figlia minorenne. La Cassazione ha rilevato la non sussistenza di elementi che giustificassero il ricorso all’ultimo grado di giudizio, ha rigettato l’istanza e ha confermato la sentenza d’Appello imputando al 53enne anche maltrattamenti e lesioni e applicando sanzioni accessorie come la decadenza della patria potestà e l’interruzione dai pubblici uffici.

L’arresto, eseguito il 20 luglio scorso dai carabinieri di Trezzo, è un sipario che si chiude pesante sulla terribile vicenda che ha visto vittima una bambina di 10 anni. I fatti risalgono al periodo precedente al 2005, anno in cui la vittima aveva appunto 10 anni. Tutto è partito da una denuncia sporta dalla madre della ragazzina nei confronti del compagno per maltrattamenti. I lividi erano stati infatti letti, inizialmente, come segni di percosse, prive di altre implicazioni. I militari di Vimercate, stazione presso la quale si era recata la donna, avevano denunciato il 53enne, un medico di base che aveva esercitato a Milano, iracheno d’origine con cittadinanza italiana.

La verità è apparsa più sconvolgente l’anno successivo, quando la madre della vittima è tornata dai carabinieri per raccontare una storia raccapricciante. Rientrando in casa dal lavoro, la donna aveva sorpreso il compagno proprio nell’atto di consumare violenza sessuale sulla piccola. Scoppiato il dramma, madre e figlia, insieme a un’altra sorellina, avevano abbandonato l’abitazione per trasferirsi a Vimercate. L’iter investigativo e giudiziario è partito allora e nel frattempo la bambina ha iniziato a lasciarsi andare e a riferire alla madre con sofferenza i dettagli delle violenze subite. I lividi erano sì segni di percosse, ma inflitte dall’uomo per tenere a freno i tentativi di ribellione della minorenne alle sue avances.

La piccola è stata ascoltata dal personale della procura in udienza protetta e gli elementi raccolti non hanno lasciato dubb. La vicenda è passata attraverso tutti gradi di giudizio e nel frattempo per il colpevole non sono state adottate misure restrittive della libertà personale. Mercoledì scorso, finalmente, i carabinieri hanno potuto eseguire l’ordinanza di carcerazione che terrà dietro le sbarre il condannato per 10 anni. Quando i militari di Trezzo lo hanno arrestato, nella sua abitazione a Busnago, non ha opposto resistenza e si è mostrato calmo, forse rassegnato e in attesa di un epilogo simile.
Valeria Pinoia