A Seveso appello contro i dossiLa Croce bianca: «Diminuiteli»

Posso costituire un grave intoppo in caso di intervento. Per questo la Croce bianca di Seveso ha preso carta e penna e ha scritto al sindaco Donati per chiedere all'amministrazione di calmierare la realizzazione dei dossi artificiali lungo le strade.
A Seveso appello contro i dossiLa Croce bianca: «Diminuiteli»

Seveso – La Croce bianca mette all’indice i dissuasori per il traffico, lo fa con una lettera inviata all’amministrazione comunale nella quale evidenzia le criticità inerenti le strade cittadine. La lettera è un po’ datata, ed è stata protocollata lo scorso febbraio, ma a porre nuovamente l’attenzione sulle problematiche evidenziate dall’associazione di volontari che si occupa di gestire diversi servizi legati al trasporto sanitario oltre al servizio del 118, ci ha pensato il consigliere Andrea Formenti attraverso un’interpellanza indirizzata la sindaco Massimo Donati e all’assessore alla viabilità Roberto Tonon. Si tratta di un’interpellanza che sarà posta in discussione dell’assemblea cittadina in una delle prossime sedute.

Di fatto la Croce bianca, che ha la sua sede in largo Volontari del sangue, dove è ubicato anche il presidio sanitario della Asl, nella missiva inviata in Comune chiedeva la messa in sicurezza della via Martiri D’Ungheria, attualmente oggetto di una prossima riqualificazione e la rimozione oppure, là dove fossero stati previsti, la non installazione di dossi artificiali lungo alcuni itinerari di Seveso e più precisamente nel percorso per il Meredo che attraversa le vie Montello, Dante, Borromeo, San Carlo, Vignazzola, Meredo; lungo il percorso per Baruccana e Desio che coinvolge le vie Martiri d’Ungheria, Vittorio Veneto, Marconi, Manzoni, Matteotti, Corso Isonzo, Montecassino, Canova e Colombo; e infine nel percorso per l’Altopiano che tocca le vie Martiri d’Ungheria, Vittorio Veneto, Corso Garibaldi, Cacciatori delle Alpi, Padova.

Una richiesta analoga la Croce Bianca l’aveva fatta nel 2007 dove chiedeva che su via Isonzo non venissero posizionati dei dossi. Evidentemente la richiesta dei volontari è stata dettata da motivi di sicurezza, facile supporre che l’eccessivo numero di dossi, o le precarie condizioni del manto stradale in determinate zone del territorio, potrebbero avere delle conseguenze sui servizi svolti. «Considerato che, tali richieste sono frutto oltre che del buon senso anche di disposti normativi che vietano l’installazione dei rallentatori del traffico sugli itinerari dei veicoli impiegati per i servizi di soccorso o di pronto intervento e che una direttiva del Ministero dei Lavori pubblici enuncia che i dossi prefabbricati devono essere rimossi se installati in itinerari di attraversamento dai veicoli di soccorso, di polizia o di emergenza, o lungo linee di trasporto pubblico – fa sapere Andrea Formenti – chiediamo se l’amministrazione comunale ha provveduto ad incontrare i responsabili della Croce bianca per trovare una soluzione alle loro richieste e in che modo ha provveduto a farlo».
I. Ba.