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Ospedale di Monza: 500mila euro per il progetto sulle malattie autoimmuni del fegato

È Alessio Gerussi della Fondazione Irccs San Gerardo di Monza ad aggiudicarsi il bando giovani della Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica.
Irccs San Gerardo Monza Alessio Gerussi Malattie del fegato
Irccs San Gerardo Monza Alessio Gerussi Malattie del fegato

È Alessio Gerussi della Fondazione Irccs San Gerardo di Monza ad aggiudicarsi il bando giovani della Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica. Ricercatore dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e dirigente medico della Gastroenterologia della Fondazione, ha ottenuto una sovvenzione di 500mila euro che sosterrà lo sviluppo di un progetto per migliorare la diagnosi e la gestione delle malattie autoimmuni del fegato.

Ospedale di Monza: 500mila euro per il progetto sulle malattie autoimmuni del fegato, che cos’è “Aivar”

Il progetto si chiama “AIVAR: Artificial Intelligence-Enhanced Diagnosis of PBC-AIH Variant Syndrome (Diagnosi Potenziata dall’Intelligenza Artificiale della Sindrome Variante Colangite Biliare Primitiva – Epatite Autoimmune)”. La “sindrome variante PBC-AIH” è una condizione rara che si verifica in presenza delle caratteristiche sia della Colangite Biliare Primitiva (PBC) che dell’Epatite Autoimmune (AIH), due malattie rare “che rappresentano una sfida sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico. Attualmente, questa sindrome rappresenta circa il 10% di tutti i casi, ma la diagnosi è spesso errata e il trattamento non è codificato o standardizzato, con il rischio di terapie inefficaci o addirittura dannose per i pazienti”, sottolinea una nota della Fondazione.

Ospedale di Monza: 500mila euro per il progetto sulle malattie autoimmuni del fegato, la creazione di “un atlante digitale” con biopsie e analisi

Il progetto Aivar punta a rivoluzionare la diagnosi e il trattamento della sindrome con l’utilizzo di tecnologie avanzate e approcci basati sui dati per “la creazione di un atlante digitale con immagini delle biopsie epatiche e l’analisi dei processi biologici e molecolari della malattia”, dice ancora la nota.

«Questo grant è un riconoscimento significativo del lavoro svolto fino ad oggi e un’opportunità per avanzare ulteriormente nel campo delle malattie autoimmuni del fegato – ha commentato Alessio Gerussi Grazie a questi fondi, potremo esplorare nuove frontiere della diagnosi e della cura, con l’obiettivo di migliorare la vita dei pazienti affetti da queste patologie rare e complesse».