Sono preoccupati i pazienti affetti da depressione resistente ai farmaci seguiti dallo specifico ambulatorio di farmacoresistenza del San Gerardo di Monza. La loro apprensione riguarda la comunicazione del tutto inaspettata da parte della direzione di sospendere a partire dal 15 aprile il servizio di somministrazione di “esketamina intranasale” che svolgevano in un contesto ideale rispetto anche al monitoraggio che la terapia richiede.
Monza: la medicina sospesa che getta nel panico i pazienti depressi, la lettera dei pazienti
«Da quanto abbiamo capito – scrivono in una lettera indirizzata al nosocomio monzese – tale soppressione riguarda in particolare tutti i pazienti residenti al di fuori del territorio di competenza territoriale psichiatrica dell’Ospedale San Gerardo (che comprende Monza, Brugherio e Villasanta) annullando di fatto la sovrazonalità dell’ambulatorio di farmacoresistenza».
I pazienti erano molto soddisfatti di quel servizio che, dalla sua nascita, si è fatto carico di decine di pazienti psichiatrici farmacoresistenti, malati molto gravi che non trovano risposte adeguate nei servizi di provenienza, «che hanno trovato in questo servizio unico in Italia delle soluzioni efficaci e insperate».
Monza: la medicina sospesa che getta nel panico i pazienti depressi, la esketamina intranasale
«All’ inizio di questo servizio – ribadiscono – ad alcuni di noi è stata prescritta e somministrata una terapia specifica per la depressione resistente, la esketamina intranasale, un farmaco innovativo di recente introduzione in Italia, che si deve affiancare a una terapia antidepressiva su cui il Centro ha una documentata e riconosciuta esperienza clinica da diversi anni. La somministrazione di questo trattamento per molti di noi, può essere considerato, insieme alla competenza della gestione delle altre terapie farmacologiche associate, un vero e proprio farmaco salvavita».
I malati affermano che: «La depressione è una malattia molto grave e invalidante dove la volontà dell’individuo si annulla,si perde il senso delle cose e ci si lascia trascinare alla trasandatezza e all’isolamento sociale, si smette completamente di funzionare, si soffre incredibilmente, non si vede una via d’uscita e spesso si pensa di farla finita. La depressione colpisce anche le famiglie dei malati e le distrugge».
Per queste persone il nuovo percorso, intrapreso dopo anni di trattamenti spesso inefficaci e frequentemente carichi di collateralità ha permesso di tornare ad avere una vita normale. Per questo temono di ritornare indietro nel loro baratro.
Monza: la medicina sospesa che getta nel panico i pazienti depressi, «nello sconforto»
«Questa decisione ci ha gettati nello sconforto e nella disperazione. In Lombardia non esiste un centro simile e noi non siamo dunque in grado di continuare la terapia con l’esketamina. Non capiamo infatti per quale motivo sopprimere un servizio considerato da tutti”un fiore all occhiello della psichiatria monzese” e una terapia che in questi anni ha aiutato così tanti pazienti isolati e apparentemente senza speranza».
Per questo chiedono di non essere lasciati soli. Da noi contattato l’Irccs San Gerardo dei Tintori si è riservato di fornire al più presto un chiarimento in merito.