Monza: a che punto sono case e ospedale di comunità

Il Comune ha trasferito l'area di via Borgazzi all'Asst Brianza, che realizzare la struttura come quella di via Della Robbia. E poi c'è via Solferino.
Monza via Solferino ospedale vecchio
Monza via Solferino ospedale vecchio

Compie un passo avanti il progetto per la costruzione della casa di comunità in via Borgazzi, su una porzione dell’area ex Tpm: la giunta ha modificato la convenzione con cui nell’ottobre 2023 ha concesso per 33 anni, rinnnovabili per altri 33, il terreno di 2.042 metri all’Irccs San Gerardo e ha trasferito il diritto di superficie all’Asst Brianza che comprende gli ospedali di Vimercate e Desio.

Sarà, infatti, realizzato dall’azienda ospedaliera brianzola e non dalla fondazione monzese l’edificio che sulla carta è destinato a ospitare medici di base e specialisti, infermieri di comunità, operatori dei servizi sociali e delle associazioni di volontariato e a diventare un punto di riferimento per i residenti dei quartieri vicini a cui dovrebbe fornire cure e prestazioni sanitarie che dovrebbero ridurre i ricorsi al pronto soccorso. La portata dei servizi previsti, come dimostrato nelle case già inaugurate, potrebbe però essere limitata dalla carenza di personale che, secondo le previsioni, si farà sentire anche nei prossimi anni.

Monza: case di comunità, da via Borgazzi a Della Robbia

I lavori, finanziati con 2.400.000 euro del Pnrr, potrebbero partire nel giro di qualche mese e terminare entro la primavera 2026: lo stabile sorgerà nella parte sud del comparto, verso via Gorizia, a pochi metri dal nuovo dormitorio che tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026 sostituirà lo Spazio 37 in cui da parecchi anni vengono accolte la notte le persone senza dimora. Il cantiere per l’edificio, progettato dal Comune con le risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza, è partito lo scorso novembre.

L’avvio delle opere in via Borgazzi dovrebbe essere preceduto da quello per la casa gemella che l’Asst allestirà nella ex Coop di via Luca Della Robbia: i locali, anche in quel caso, sono stati concessi gratuitamente dall’amministrazione ai vertici dell’ospedale di Vimercate. La struttura aprirà i battenti a pochi passi dalla farmacia comunale che in ottobre si è trasferita nella nuova sede e che, in virtù degli spazi più ampi, ha robotizzato la ricerca delle confezioni di farmaci da distribuire ai clienti e ha introdotto nuove opportunità tra cui la possibilità di effettuare le vaccinazioni, l’elettrocardiogramma, l’holter pressorio e cardiaco. Nello stesso complesso resta tuttora inutilizzata la ex sede degli arbitri che il municipio, a fronte di un progetto di riqualificazione, potrebbe mettere a disposizione di Farmacom o dell’Asst per ampliare il polo sociosanitario del Cederna.

Monza: l’ospedale di comunità di via Solferino

Saranno, invece, realizzati dal San Gerardo sia l’ospedale di comunità che quella che dovrebbe essere la più attrezzata casa di comunità di Monza: entrambi prenderanno forma nell’ex padiglione Fossati, all’interno del comparto di via Solferino. L’immobile, abbandonato e fatiscente da tempo, sarà abbattuto e ricostruito: secondo le indicazioni fornite nel marzo 2024 dall’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso accoglierà anche altre realtà: al secondo piano saranno, infatti, trasferiti il poliambulatorio, ora collocato nel padiglione C dell’ospedale Vecchio, la Uonpia (l’Unità di neuropsichiatria infantile), il consultorio di via De Amicis e la comunità “Lo Scarabocchio”.