«È stato un grande onore ieri ricevere la telefonata dal Quirinale e nello specifico dall’Ufficio predisposto per competenze di responsabilità civica dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: si complimentavano per il mio libro Voglio volare, la mia vita la guido io, dimostrando molta considerazione e coinvolgimento nella lettura». Non è la prima volta che Maria Cristina Speroni riceve i complimenti e l’incoraggiamento del Quirinale, ma ogni volta è un’emozione unica. Lo racconta lei stessa, condividendo la sua soddisfazione anche sui social:
«Tali Eccellenze – ha scritto solennemente Speroni – si sono sentite trasportate nei racconti e nei periodi della mia vita con entusiasmo e partecipazione, rievocando anche i loro periodi di gioventù. Si sono sentite coinvolte dall’amore che scaturisce in generale, ma anche per mia figlia e con mia figlia co-protagonista, e mi hanno ringraziato per la dedizione da parte mia e del “Progetto Fragilità” alle problematiche delle persone affette da disabilità. Ringrazio tali Eccellenze per avermi recato tanti meriti».
Edito da Albatros, “Voglio volare”, è un libro autobiografico in cui corrono parallelamente la vita di passata e presente di Maria Cristina Speroni, la sua incredibile infanzia in una tenuta a Gonzaga, nel mantovano, dove Speroni è nata in un’antica famiglia nobile, insieme alla sua battaglia per i diritti delle persone più fragili, iniziata nel 2005, quando le è stata diagnosticata la sclerosi multipla:
«Combatto per dimostrare al mondo intero che la disabilità non ferma la vita di una persona, ma la modifica. E così eccomi qua – sorride Speroni – a 67 anni, seduta su una sedia a sei ruote a scrivere un resoconto degli anni trascorsi e di quanto ho realizzato e concretizzato negli ultimi sedici di vita complicata. Ma pur sempre vita».